ENIT

Ente Nazionale Italiano per il Turismo

1919 - in corso

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ENIT, l’Ente Nazionale per le Industrie Turistiche, venne istituito nel 1919, subito dopo la Prima Guerra Mondiale e in un momento di contrazione del turismo verso il Belpaese, con lo scopo di promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo soprattutto tramite campagne pubblicitarie e pubblicazioni redatte in diverse lingue. 
Dopo la caduta del Fascismo, che ne aveva controllato con grande attenzione strutture decisionali e prodotti, subisce una profonda riorganizzazione: per dirla con le parole di Barrella sulle pagine de L’Italia. Rivista Turistica Ferroviaria del 1958, «La condizione dell’Enit nel dopoguerra non fu diversa da quella di centinaia di migliaia di italiani. Fu, infatti, anch’esso un senzatetto e per di più poverissimo.» Si fa strada un’idea del turismo come industria di pace, capace di contribuire come molte altre alla ricostruzione del paese e della sua immagine internazionale. Per questo vengono organizzate quattro sezioni dedicate alla propaganda: due per le pubblicazioni a mezzo stampa e per la parte artistica,
uno per la pubblicità e uno per la propaganda cinematografica e radiofonica, che si fanno carico della realizzazione di pubblicazioni periodiche, opuscoli, pieghevoli, manifesti, locandine, cinegiornali, fotografie, inserzioni pubblicitarie distribuite poi dalle delegazioni estere in funzione delle esigenze dei diversi paesi cui erano destinate. Tra queste, si può ricordare il bimestrale L'Italia. Rivista turistica e ferroviaria, diretta negli anni ’50 da Elena Boggio, con la collaborazione di Mino delle Site come illustratore, con grande attenzione per la contemporaneità nel mondo delle arti.
Nel 1960 cambia nome, per divenire Ente Nazionale Italiano per il Turismo, grazie al decreto 1041 del 27 agosto che ne riordina il funzionamento e gli affida l’attività di studio e di rilevamento
statistico del turismo e la cura esclusiva della propaganda turistica all’estero, e incentiva l’uso di mezzi promozionali moderni e d’impatto, tra cui, in particolare, i cortometraggi, realizzati con grande libertà e capacità affabulativa da validi registi, come Luciano Emmer. A questo corrisponde una rinnovata attenzione per i paesi del nord America: «presupposto fondamentale è [...] il rafforzamento e l’ammodernamento dell’organizzazione dell’Enit nel Nord America e un suo più stretto legame con le autorità turistiche centrali,» scrive il nuovo presidente dell’Ente, Giovanni Caporaso, su «L’Italia Turistica» del 1964.

La strategia sviluppata da Enit per promuovere il Belpaese è complessa, e si sviluppa in una rete che raccoglie attori diversamente coinvolti nel rapporto con gli Stati Uniti: enti pubblici nazionali e locali, come quelli che promuovono l’artigianato e la nascente industria, politici e imprenditori, come Giovan Battista Giorgini, fondamentale promotore dell’alta moda italiana sul mercato americano, o Ivan Lombardo, legato invece al mondo dell’artigianato e del prodotto d’arredo, e ancora distributori e rivenditori, come i department store che ospitano rassegne sul prodotto italiano, come Macy’s e Gimbels a New York, Sears Roebuck & Co e Carson’s a Chicago, e molti altri distribuiti in tutto il Nord America. Nel 1972 viene attivato un piano specifico per la promozione sul mercato nordamericano, riconosciuto come centrale nello sviluppo del Belpaese.
Ogni singola manifestazione diventa un’occasione per coinvolgere tutti i potenziali interessati, come testimoniano le lettere inviate da Ministeri e ambasciate consultabili nell’Archivio Enit, che esortano a far sistema e a intervenire ognuno per la propria competenza. L’esperienza acquisita nel corso degli anni viene condivisa tra gli interessati, come testimonia una lettera del gennaio del 1953 di Sigmund Fago Golfarelli, responsabile del servizio pubblicità, a Giovan Battista Giorgini, che suggerisce di avvalersi dei servizi della HWO, Hamilton Wright Organization, che tanto fece per la promozione del sistema Italia negli Stati Uniti fino agli anni ’60. Un ruolo centrale nella promozione viene riconosciuto agli Italo Americani, cassa di risonanza e testimonianza privilegiata dello stile di vita del Belpaese.
L’Italia, come meta turistica in primo luogo e quindi come partner affidabile, viene promossa con mezzi diversi: manifesti, volantini, brochure e piccole guide dalla grafica moderna e attentamente studiata, allestimenti vetrinistici, quasi mai progettati e spesso lasciati alla capacità estetica degli addetti alle singole filiali, stand nei grandi magazzini e nelle fiere, supportati da diorama adattabili a diversi contesti, arricchiti dalla presenza di addetti in costume tradizionale, e affiancati da manifestazioni ed eventi dal tono spesso estremamente folkloristico, come testimonia il grandissimo successo del complesso di Gondolieri che 5 volte al giorno cantava durante la manifestazione Italia Romantica da Gimbels a New York.

Fonti

Barrese, Manuel. 2020. Promuovere la bellezza. Enit: cento anni di politiche culturali e strategie turistiche per l’Italia. Roma: Società Editrice Romana.

Patrimonio Culturale Enit, Roma.

Scheda redatta da: Marta Averna