Gregory Corso

autore e poeta
Gregory Corso

The Allen Ginsberg Project

1950-2001

New York, New York, Stati Uniti

Roma, Italia

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persona fisica

Nunzio Gregorio Corso (in arte Gregory Corso) è stato un poeta italo-americano e una delle figure di spicco della Beat Generation. Figlio di Michelina Colonna, originaria di Miglionico (un piccolo paese in provincia di Matera) e di Fortunato, un calabro-americano di prima generazione, Corso nacque nel quartiere italiano del Greenwich Village nel 1930. A causa della travagliata relazione dei suoi genitori, trascorse gran parte della sua prima vita in orfanotrofio e vagabondando per le strade del Lower East Side. Durante l'adolescenza venne arrestato per diversi reati, tra cui possesso di droga, furto e violazione di domicilio. All'età di 17 anni venne incarcerato per aver rubato un abito e condannato a tre anni di reclusione nella Clinton State Prison. Il rapporto che sviluppò con gli affiliati alla mafia di New York al Clinton State gli fece guadagnare privilegi che gli permisero di dedicare la maggior parte del suo periodo di detenzione allo studio dei classici greci e romani, della filosofia e della storia (presumibilmente grazie ai testi acquistati per il carcere da Lucky Luciano solo pochi anni prima).

 

Poco dopo il ritorno a New York, fece amicizia con Allen Ginsberg e Jack Kerouac e le sue poesie cominciarono a riscuotere successo, fino a essere pubblicate dalla City Lights Publishers di Lawrence Ferlinghetti (The Vestal Lady on Brattle and Other Poems nel 1955; Gasoline nel 1958 e Bomb nel 1958). Le opere di Corso non furono tradotte in italiano fino al 1962, quando Sergio Perosa traspose in italiano l'opera teatrale This Hung-Up Age (1955) con il titolo In quest'epoca inceppata, pubblicato dalla casa editrice indipendente Zero di Milano. Nel 1969, dieci anni dopo la sua pubblicazione negli Stati Uniti, l'opera più celebre di Corso, Gasoline (Benzina), fu finalmente tradotta da Gianni Menarini e pubblicata da Guanda Editore (dopo aver portato, nel 1968, A Coney Island of the Mind di Ferlinghetti al pubblico italiano). 

 

Corso si recò in Italia per la prima volta nel 1958 e si stabilì a Roma, dove visse saltuariamente per diversi anni. In Italia scrisse alcune delle sue poesie più note, tra cui "Marriage" e "Bomb". Nei decenni successivi viaggiò e recitò poesie in tutta Italia senza sosta, visitando Torino, Milano, Firenze, Venezia, la Sicilia e stabilendosi di nuovo a Roma a metà degli anni Ottanta. Negli anni Sessanta stringe un rapporto particolare con Fernanda Pivano e il suo circolo letterario milanese. Nel 1966 pubblica The Geometrical Poem (una celebrazione dell'antico Egitto) con la casa editrice East 128 di Ettore Sottsass. Particolarmente degne di nota sono anche le performance di Corso all'edizione 1967 del Festival dei Due Mondi (accanto a Pablo Neruda, Stephen Spender, Anthony Hecht, Octavio Paz e Salvatore Quasimodo) e al Festival di Castel Porziano del 1979 (accanto ad Amiri Baraka, Dario Bellezza, William Burroughs, Diane di Prima, John Giorno, Ferlinghetti, Ginsberg, Brion Gysin, Pivano, Amelia Rosselli e altri).

 

Nel corso degli anni, Corso sviluppò un rapporto profondo e complesso con l'Italia e la cultura italiana, che si riflette in molti dei suoi scritti. Il Bel Paese rappresenta sia la ricerca ancestrale di Corso (nel 1997 si sarebbe finalmente ricongiunto con la madre che, a insaputa del figlio, era tornata in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale) sia la ricerca di un'alternativa "autentica" a quello che i Beats percepivano come un deprimente e costruito milieu culturale statunitense del dopoguerra. Allo stesso tempo, nelle rovine dell'Impero Romano, Corso e altri Beats leggevano un racconto premonitore per l'inevitabile destino che ritenevano una nazione imperialista come gli Stati Uniti sarebbe andata incontro. Questo doppio legame si riflette in alcune poesie di Corso, tra cui "Mutation of the Spirit" (1970), "Ah Roma!" (1990) e "Gripes & old loves in Rome" (inedito, 1990). In quest'ultima poesia, Corso produce una retrospettiva sulla sua alienazione dalla cultura e dall’ambiente sociale italiano attraverso un viaggio autoriflessivo nella sua esperienza passata e presente di Roma. 

 

Alla sua morte, nel 2001, Corso venne sepolto nel Cimitero Acattolico di Roma, realizzando il suo desiderio di riposare accanto a Percy Bysshe Shelley.

 

Nota bene: questa voce è stata redatta da Stefano Morello e ricercata in collaborazione con gli studenti del corso di laurea 2022 "L0482 - LETTERATURA NORDAMERICANA II ANNO A 2022/2023" di Morello e Cristina Iuli presso l'Università del Piemonte Orientale

Vettori collegati

Ettore Sottsass

architetto, designer

Lawrence Ferlinghetti

Poeta ed Editore

Festival dei due mondi

Festival

Fonti

Gregory Corso, "Botticelli's Spring" in Gasoline & Vestal Lady. City Lights, 1958: 34.
Gregory Corso, "I Where I Stand," in Long Live Man. New Directions: 1962.
Gregory Corso, "After Reading 'in the Clearing'," in Long Live Man. New Directions: 1962.
Gregory Corso, "A Poem Begun to See How Good My Head Still is," in Mindfield. Thunder's Mouth, 1989: 31.
Gregory Corso, "On Palatine," in The Happy Birthday of Death. New Directions, 1960: 63.
Gregory Corso, "Saint Francis," in Long Live Man. New Directions: 1962.
"Ah Roma! – Corso & Kuipers," in The Allen Ginsberg Project, July 9, 2012. 
"Gripes & old loves in Rome" (1990)

 

Scheda redatta da: Stefano Morello