John Anthony Ciardi

Poeta, traduttore, etimologista e critico letterario

1916 - 1986

Stati Uniti

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Il legame di Ciardi con l’Italia si deve in primo luogo alle sue origini. Prima di emigrare negli Stati Uniti, il padre aveva studiato abbastanza da sapere leggere e scrivere e apprezzare la letteratura. Non sorprende quindi che leggeva, spesso ad alta voce, passi della Divina Commedia e altre opere letterarie italiane. È discutibile se questa sua passione abbia direttamente guidato le scelte del figlio, orfano di padre a soli tre anni, anche se Edward M. Cifelli sottolinea la pressione psicologica esercitata dalla madre nei confronti della figura paterna. Ciardi riconosce il ricco bagaglio culturale trasmessogli dalla famiglia, tra cui figurano alcune “superstizioni pagane”, rituali cattolici e credenze popolari (Cifelli 1997, p. 8). In Homeward to America (1940) onora il coraggio della madre a lasciare l’Italia e in As If (1955) il poeta confessa parte delle insicurezze legate alle proprie origini, evoca episodi dell'infanzia, e l’orgoglio per la terra dei genitori. In questa raccolta compare la prima di un gruppo di otto poesie che verranno poi raggruppate in “Fragments from Italy” (Nona Domenica Garnaro sits in the sun). La raccolta Selected Poems (1984) risulterà, secondo Ciardi, profondamente italo-americana: la sezione "Poesie tribali" lo porta autobiograficamente dal suo battesimo (The Evil Eye) alla morte della madre (Addio). Il rapporto di Ciardi con l’Italia è spesso problematico: ancora nel 1983 scrive che non sa se è un “Italiano dirazzato [italiano denaturalizzato], anche se cred[e] di esserlo” (Cifelli 1997, p. 439), giungendo a una conclusione un paio d’anni più tardi – “Vero e [sic] che sono italiano deracinato” (Ciardi 1991, p. 441).

A metà degli anni ’30, studente alla Tufts University, Ciardi legge l’Inferno nella versione di Temple Classics. Rimane tuttavia insoddisfatto dalla traduzione adottata, troppo letterale e non fedele al senso dell’originale. Da allora inizia a raccogliere varie traduzioni esistenti, finché negli anni di insegnamento ad Harvard – a metà anni degli ’40 – propone ai suoi alunni estratti da lui stesso tradotti, esperienza che segna l’inizio dell’ambizioso progetto di traduzione che lo terrà impegnato per circa venti anni. Tra il 1949 e il 1950 Ciardi vince una borsa Fulbright, che gli permette di visitare per la prima volta l’Europa e di vivere per sei mesi in Italia. Qui conclude la traduzione dell’Inferno, poi pubblicato da Rutgers University Press nel 1954. Segue la versione tascabile edita dalla New American Library. Nello stesso anno la Folkways Records incide i canti letti da Ciardi su disco. Inoltre, tra il 1954 e nel 1955 Ciardi discute di letteratura in radio e televisione con Remigio Pane, capo del dipartimento di lingue romanze della Rutgers University.

Nel 1957 Ciardi vince il Prix de Rome che gli permette di studiare all’American Academy a Roma per un anno. Durante questo soggiorno ultima il Purgatorio, pubblicato nel 1961, che nei soli primi sei mesi vende sessantamila copie, che raggiungono un milione l’anno seguente. Sempre nel 1961, Ciardi abbandona la carriera universitaria per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura e alla traduzione, sebbene non rinunci a partecipare alle conferenze. Concluso il Purgatorio, Ciardi scrive un articolo per il Saturday Review, “How to Read Dante” (3 giugno 1961). Il saggio vuole aiutare i “non iniziati” ad apprezzare il grande maestro. Segue un minicorso tenuto da Ciardi sulla Divina Commedia, molto gradito dagli studenti. Cifelli riporta che uno di loro, Frances Carter, scrive al direttore del SR che Ciardi è stato il primo professore a fornirgli una base e degli strumenti affidabili per capire a fondo il viaggio dantesco (Cifelli 1997, pp. 305-6).

Nel 1963 Ciardi autorizza l'utilizzo di alcuni passi della sua traduzione dell’Inferno per i disegni di Rico Lebrun, che considera il perfetto illustratore di Dante, persino migliore di Gustave Doré. Un’edizione limitata a duemila copie di questa collaborazione è pubblicata nel novembre 1963 da Kanthos Press. Nel 1965 viene diffusa dal SR la più completa e profonda analisi della Commedia, “The Relevance of the Inferno” (15 e 22 maggio 1965). Nello stesso anno, Ciardi partecipa a un programma di conferenze in occasione del settecentesimo anniversario della nascita di Dante. (Cifelli 1997, p. 307). Nel 1970 viene infine pubblicato il Paradiso, e da allora, ancora oggi, la versione in lingua inglese della Divina Commedia più letta e diffusa è quella realizzata da Ciardi, particolarmente apprezzata perché mantiene il sentimento dell’originale sempre restando una poesia comprensibile ai lettori anglofoni.

Vettori collegati

La American Academy a Roma

Centro culturale statunitense

Programma Fulbright

programma di scambio culturale

Media gallery

Fonti

"American Dante Bibliography for 1963 - Dante Society". Consultato 4 maggio 2023. https://www.dantesociety.org/american-dante-bibliography-1963.

Boorstin, Robert O. "John Ciardi, a Poet, Essayist and Dante Translator, Dies". The New York Times, 1° aprile 1986. 

Britannica. "John Ciardi - American Poet and Critic". Consultato 26 marzo 2023. https://www.britannica.com/biography/John-Ciardi.

Ciardi, John. The Selected Letters of John Ciardi. Fayetteville: University of Arkansas Press, 1991.

Cifelli, Edward M. John Ciardi: A Biography. Fayetteville: University of Arkansas Press, 1997.

Fitts, Dudley. "Translated Into American". The New York Times, 4 luglio 1954.

Milano, Paolo. "The Meaning of Dante". The New York Times, 4 luglio 1954.

The New York Times. "Radio". The New York Times, 27 giugno 1962.

Scheda redatta da: Marta Zonca