Darina Laracy Silone

Giornalista e traduttrice irlandese

1917-2003

Irlanda, Francia, Svizzera, Italia

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Originaria di Dublino, Darina Elizabeth Laracy Silone sta svolgendo delle ricerche per la sua tesi di dottorato presso la Biblioteca Ambrosiana a Milano, quando nel 1940 l'Italia entra in guerra. Trasferitasi a Roma, Laracy lavora come corrispondente per il New York Herald Tribune e per l'International News Services. A causa dei suoi contatti con la stampa statunitense e del taglio antifascista dei suoi articoli, la giovane attira l'attenzione della Gestapo. Accusata di spionaggio, il 22 giugno del 1941 Laracy lascia l'Italia e si rifugia in Svizzera, a Berna, dove per mesi scrive articoli non firmati per la stampa americana e britannica. 

Verso la fine del 1941, alla Museumsgesellschaft di Zurigo, incontra Ignazio Silone, di cui conosce e ammira Fontamara, Vino e pane e La scuola dei dittatori. A colpire Laracy è principalmente l'ansia di giustizia sociale ricorrente nelle opere dello scrittore italiano. Uniti da ideali comuni, i due iniziano a frequentarsi e lavorare assieme. 

Tra il 1942 e il 1944, Laracy collabora con i servizi segreti inglesi e americani in Svizzera insieme a Silone, il quale è attivamente impegnato a promuovere e sostenere l'azione della Resistenza socialista in Italia. A testimoniare il legame profondo tra i due è la dedica che lo scrittore fa a Laracy. Su una copia della prima edizione italiana del suo terzo romanzo, Il seme sotto la neve, Silone le scrive: "Alla compagna Darina – Unum in una fide et spe: libertas". Nel 1944, dopo la liberazione di Roma, Laracy torna in Italia insieme a Silone. I due si sposano poco dopo il loro rientro. 

Nella seconda metà degli anni Cinquanta, Laracy partecipa a numerose iniziative organizzate da Tempo presente, la rivista fondata da Silone e Nicola Chiaromonte nel 1956. Nei decenni che seguono la fine della Seconda guerra mondiale, Laracy cura diverse traduzioni delle opere del marito in lingua inglese, tra cui Ed egli si nascose (And He Hid Himself: A Play in Four Acts, Harper & Brothers, New York, 1945), Una manciata di more (A Handful of Blackberries, Harper & Brothers, New York, 1953) e Il segreto di Luca (The Secret of Luca, Harper & Brothers, New York, 1958). Sempre in questo periodo, Laracy si occupa della traduzione in inglese anche di testi come Made in Italy di Igor Markevitch (Harvill Press, London, 1949), Memorie di Beniamino Gigli (The Gigli Memoirs, Cassell & Company, London, 1957) e La sora Parisina di Aldo Palazzeschi (Aunt Parisina, Faber and Faber, London, 1959).

Vettori collegati

Ignazio Silone

Scrittore, giornalista, politico

Fonti

"An enduring faith in the power of the intellect: Darina Silone: Darina Silone, the Dublin-born widow of one of Italy's best-known writers, has died in Rome aged 86 years." The Irish Times, 6 Settembre 2003, https://www.irishtimes.com/news/an-enduring-faith-in-the-power-of-the-intellect-1.373952. 

 

Biocca, Dario. "Il coraggio di Darina." la Repubblica, 30 Luglio 2003, https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/07/30/il-coraggio-di-darina.html. 

 

Healey, Robin. Italian Literature since 1900 in English Translation: An Annotated Bibliography, 1929-2016. Toronto: University of Toronto Press, 2019.

 

Maghenzani, Maffino. "Darina Laracy Silone a un anno dalla scomparsa." Quaderni grigionitaliani, vol. 73 (2004): 219-222. 

 

Moscardelli, Maria & Silone, Ignazio. La coperta abruzzese: il filo della vita di Ignazio Silone, Roma: Aracne Editrice, 2004. 

 

Paganini, Andrea. "Tra amore e spionaggio in casa Silone." Giornale del Popolo, 15 Aprile 2006, https://www.andreapaganini.ch/RASSEGNA_STAMPA_2006_files/paganinisilonegdp150406.pdf. 
 

Scheda redatta da: Clavdia Trebis