Archibald MacLeish

Poeta e scrittore
Archibald MacLeish

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1892 - 1982

Stati Uniti, Francia

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Archibald MacLeish si reca per la prima volta in Europa durante la Prima guerra mondiale, per combattere per l’esercito americano. Nei primi anni ‘20 si trasferisce con la moglie in Francia, e nel 1924 visita l’Italia, fermandosi a Ventimiglia, Genova, Pisa e Firenze. A Parigi, si dedica allo studio dell’italiano per leggere Dante in originale – ancora ragazzino, sua madre gli leggeva una traduzione dell’Inferno. Inoltre, si unisce alla comunità di letterati emigrati che attirava artisti quali Gertrude Stein e Ernest Hemingway, e conosce Marguerite Caetani: entrambi frequentano la libreria Shakespeare and Company in Rue de l'Odéon, punto di ritrovo per espatriati americani ed europei. Gli interessi comuni lo portano a diventare uno dei contributori di Commerce, prima rivista fondata da Caetani. Nel secondo dopoguerra, MacLeish è uno dei più fidati collaboratori per la sezione anglofona di Botteghe Oscure, seconda impresa editoriale della principessa di Bassiano.

Di ritorno negli Stati Uniti, contribuisce alla rivista Fortune di Henry Luce dal 1929 al 1938. Nel 1939 il presidente Roosevelt lo nomina bibliotecario della Library of Congress, ammettendolo di fatto nella cerchia ristretta dei suoi collaboratori. Successivamente, è incaricato di dirigere il primo organo di propaganda bellica, l'Office of Facts and Figures (poi rinominato Office of War Information), collabora con William Phillips alla mostra War’s Toll of Italian Art nel 1944, volta alla restaurazione e al recupero di alcune delle opere architettoniche italiane danneggiate durante la guerra, ed è infine eletto delegato americano alla prima conferenza dell'UNESCO nel 1946.

Vincitore del Prix de Rome, nel 1957 MacLeish trascorre con la moglie Ada un periodo a Roma presso l’American Academy, soggiorno intervallato da viaggi occasionali in Grecia e per l’Italia – è ospite di Caetani sia a Roma, sia a Ninfa e si reca a Sirmione dalla figlia di Ezra Pound, Mary de Rachewiltz, allorché si prodiga per ottenere la liberazione di Pound dal manicomio criminale St. Elizabeth di Washington, dove il poeta si trova dal 1945 (sarà rilasciato l’anno seguente, nel 1958).

Quando Caetani fonda la nuova rivista Botteghe Oscure a Roma, MacLeish ne diventa sostenitore e collaboratore. Contribuisce con le poesie "This Music Crept by Me upon the Waters" (1953) e "A View of the Lime Quarry" (1958), e il saggio introduttivo al Quaderno XX “Reader to Readers: a Parenthesis” (1957). Grande amico di Caetani, che ammira per la sua energia e determinazione, cerca di contribuire alla promozione della rivista oltreoceano: è intorno al 1956 che la principessa chiede a MacLeish di convincere l’USIS a far abbonare le sue biblioteche a Botteghe Oscure. Nonostante gli sforzi di MacLeish e l’impegno di Caetani, questo non avverrà e la pubblicazione di Botteghe Oscure sarà interrotta. Nell’autunno 1960, MacLeish pubblica l’articolo “Requiem for a Literary Haven” per il Saturday Review, in cui annuncia l’ultimo numero della rivista e offre una riflessione su ciò che questa ha significato.

Vettori collegati

Botteghe Oscure

Rivista letteraria

Marguerite Chapin Caetani

Editrice, promotrice culturale, mecenate

La American Academy a Roma

Centro culturale statunitense

Media gallery

Fonti

Dickey, James. Classes on Modern Poets and the Art of Poetry. Columbia: University of South Carolina Press, 2004.

Engle, Paul. "Literary Light from the Roman Street of Dark Shops". The New York Times, 2 giugno 1957.

Giorcelli, Cristina. "Botteghe Oscure" e la letteratura statunitense. Roma: Edizioni di storia e letteratura, 2021.

The New York Times. "Italy’s Art Losses in War Shown Here." The New York Times, 18 ottobre 1946.

MacLeish, William H. Uphill with Archie a Son’s Journey. New York : Simon & Schuster, 2001.

Donaldson, Scott. Archibald MacLeish: an American Life. Houghton Mifflin Harcourt, 1992.

Stefancic, Jean, e Richard Delgado. How Lawyers Lose Their Way: A Profession Fails Its Creative Minds. Durham: Duke University Press, 2005.

Scheda redatta da: Marta Zonca