Rizzoli Editore

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Rizzoli Editore

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1927 - oggi

Milano, Italia; New York City, Stati Uniti

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Nel 1909 Angelo Rizzoli fonda a Milano la casa editrice omonima, destinata ad affiancare la rivale Mondadori. La casa editrice si caratterizza per la produzione giornalistica e il carattere tendenzialmente popolare. Nel dopoguerra cresce d'importanza il settore della narrativa e nascono nuove collane volte alla promozione di autori italiani e stranieri. Tra le più significative per l’affermarsi nel panorama internazionale spicca la B.U.R. (Biblioteca Universale Rizzoli), economico veicolo per la cultura italiana e straniera, definita dall’Unesco «un’iniziativa di importanza e di interesse mondiale» (Letterati editori). Rizzoli non si limita al mondo dell’editoria: intuito il ruolo che il cinema avrebbe giocato negli anni seguenti – e il ritorno di immagine favorito dagli adattamenti cinematografici – amplia l’interesse a questo campo. In particolare dagli anni ’50, tramite la società figlia Cineriz, Rizzoli si ritaglia un ruolo notevole nel mondo del cinema producendo e distribuendo registi quali Federico Fellini (La dolce vita; 8 ½), Luchino Visconti e Pier Paolo Pasolini.

Rizzoli si afferma nel panorama editoriale statunitense da metà anni ’50, quando, seguendo le orme di Mondadori, esplora le possibilità di espansione sul mercato estero. Amplia la sua lista di autori statunitensi e, analogamente, vende con successo i diritti di traduzione di autori italiani, tra i quali Oriana Fallaci, Giuseppe Berto e Riccardo Bacchelli. Autore di punta è Giovanni Guareschi: negli Stati Uniti escono 25 volumi tra edizioni e ristampe, principalmente incentrate sulla saga di Don Camillo e Peppone, tradotta in inglese da Vincenzo Trubridge e Frances Frenaye. Interessante menzionare l’edizione per ipovedenti The Little World of Don Camillo (1950) edita da Keith Jennison Book, pubblicata contemporaneamente in Canada. Alcuni racconti di Guareschi compaiono più tardi anche in Graded Italian Reader. Seconda tappa (D.C Heath and Company, 1984), un volume per la didattica della lingua italiana che contiene altresì testi di Leo de Castelnovo, Ignazio Silone e Italo Calvino.

Ferretti commenta un generale “imbarazzo” del fondatore Angelo Rizzoli nella gestione “di autori, titoli e lingue straniere, che faceva fatica a comprendere” (Il marchio Rizzoli e la collana Sidera), ma di fatto ciò non gli impedisce di aprire una libreria internazionale negli Stati Uniti. L’obiettivo che Rizzoli si pone è ambizioso: desidera aprire “a New York non solo una libreria, ma la più bella libreria in America, un’oasi di Italia proprio nel cuore di Manhattan” (traduzione mia, Darlinghissima, p. 371). Il 22 ottobre 1964 apre al 712 di Fifth Avenue la prima libreria Rizzoli negli Stati Uniti, che lascia un segno nel panorama culturale degli anni ’60. Durante la cerimonia di inaugurazione, Rizzoli rivela uno dei motivi che lo hanno spinto a credere in questo progetto: “An Italian Ambassador here once told me that there was not a single good Italian bookstore in this country. Founding one here, I believed would strengthen cultural ties between Italy and the United States” (The New York Times, 1964).

Nel 1966 la libreria si ingrandisce e rinnova per ospitare un preview theatre e una nuova galleria, inaugurata da una mostra dell’artista Guido Tallone, in presenza di Fallaci dello stesso artista. In seguito all’esondazione dell’Arno a Firenze nel novembre 1966, Rizzoli si trasforma temporaneamente anche in un negozio di prodotti italiani e artigianato fiorentino per raccogliere fondi a favore della città. Le numerose iniziative rizzoliane richiamano moltissimi scrittori, artisti e intellettuali italo-americani o vicini alla cultura italiana: per esempio, alla rassegna Italian Week on Fifth Avenue, realizzata in occasione dell’Italian‐American Week nel 1975, partecipano tra gli altri Martin Scorsese, Niccolò Tucci, il critico Alfred Kazin, e l’architetto Giorgio Cavaglieri. Da metà anni ’70, Rizzoli si espande sul territorio nazionale, aprendo librerie a Chicago, Dallas, Costa Mesa, Boston, San Francisco, Houston, e puntando ad aprirne a Los Angeles, Miami e Philadelphia.

È da ricordare il contributo di Natalia Danesi Murray. Lasciata la Mondadori nel 1966 per accettare la proposta di Andrea Rizzoli, Danesi diventa subito la vicepresidente in carica alla sede di New York. Qui si occupa principalmente della gestione degli impiegati, degli eventi dedicati alla cultura italiana nella galleria Rizzoli e dell’accoglienza degli ospiti e degli artisti. Più tardi diventerà l’agente di Fallaci e sarà incaricata di accompagnare un gruppo di scrittori per alcune riviste americane durante un tour di Venezia. In una lettera alla compagna Janet Flanner, Danesi afferma che la Rizzoli non solo era diventata la più ammirata libreria di New York, bensì un centro internazionale di cultura conosciuto e stimato (Darlinghissima, p. 390).

Nel 1984 la libreria deve chiudere e si sposta al 31 West di 57th Street l’anno seguente, espandendo ancora i suoi locali. Da qui continua il lavoro di promozione della cultura italiana e l'organizzazione di eventi, come ad esempio il book party in onore di Marella Agnelli (1985).

Vettori collegati

Arnoldo Mondadori Editore

Casa editrice

Natalia Danesi Murray

Editrice, dirigente editoriale, annunciatrice radio

Oriana Fallaci

Giornalista, scrittrice

Federico Fellini

regista

Pier Paolo Pasolini

Scrittore, regista, attore, pittore

Alfred Kazin

Scrittore e critico letterario americano

Giovanni (Gianni) Agnelli

Imprenditore e politico

Media gallery

Fonti

Archivio Storico AME, fasc. Natalia Danesi Murray. Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori (FAAM), Milano.

Cadioli, Alberto. Letterati editori. Attività editoriale e modelli letterari nel Novecento. Milano: Il Saggiatore, 2017. (Ebook)

Dahlin, Robert. "Rizzoli USA." The Christian Science Monitor, 2 novembre 1984.

Ferretti, Gian Carlo e Giulia Iannuzzi. Storie di uomini e libri. L'editoria letteraria italiana attraverso le sue collane. Roma: Minimum Fax, 2021.

Flanner, Janet. Darlinghissima: Letters to a Friend. Edited and with Commentary by Natalia Danesi Murray. New York : Random House, 1985.

Fondazione Mondadori. “Giovannino Guareschi - Raccolta delle opere tradotte.” Milano: Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 2010. https://www.fondazionemondadori.it/guareschi/page.php?id=presentazione

Franks, Lucinda. "Arts Figures Speak of Italy con Amore at Rizzoli's." The New York Times, 24 aprile 1975.

Giocondi, Michele. Breve storia dell’editoria italiana (1861-2018) con 110 schede monografiche delle case editrici di ieri e di oggi. Dai fratelli Treves a Jeff Bezos. Firenze: goWare, 2018.

Healey, Robin. Italian Literature since 1900 in English Translation: An Annotated Bibliography, 1929-2016. Toronto: University of Toronto Press, 2019.

Knox, Sanka. “5th Ave. Bookshop Says Buon Giorno; Rizzoli International Opens Doors Amid Festivities.” The New York Times, 23 ottobre 1964.

Lask, Thomas. “Rizzoli To Expand Its U.S. Activities.” The New York Times, 18 maggio 1975.

Mitgang, Herbert. “Rizzoli Acuires Bookstores of Scribner.” The New York Times, 10 dicembre 1984.

McDowell, Edwin. "Rizzoli Opens New Shop." The New York Times, 22 marzo 1985.

McDowell, Edwin. "Rizzoli Grows From 'Museums' To Book Chain." The New York Times, 22 agosto 1984.

Morris, Bernadine. "Fashion Meets Fantasy." The New York Times, 4 dicembre 1975.

Peluso, Maria."Il marchio Rizzoli e la collana «Sidera» (1947-1971)." Diacritica, fasc. 44, 25 maggio 2022, vol. II. https://diacritica.it/storia-dell-editoria/il-marchio-rizzoli-e-la-collana-sidera-1947-1971.html

Reif, Rita. "A Shop Aids Italian Flood Victims." The New York Times, 10 dicembre 1966.

The New Yorker. "Molto, molto, molto." The New Yorker, 1 maggio 1965.

 

The New York Times. "Books – Authors. Bookstore is Expanding." The New York Times, 30 novembre 1966.

 

Thornton, Gene. "Photography View. A Mixed Bag of Exhibitons." The New York Times, 18 gennaio 1981.

Scheda redatta da: Marta Zonca