Frank Snowden Jr.

Storico, classicista, diplomatico statunitense

1911-2007

Stati Uniti, Italia

scenario
categoria
soggetti
tag
persona fisica

Nato in Virginia nel 1911, Frank Martin Snowden Jr. dedica la sua vita allo studio dell'antichità, concentrandosi principalmente sulla presenza e condizione della popolazione africana in seno a due grandi civiltà, quella greca e quella romana.

Trasferitosi con la famiglia a Boston, Snowden frequenta la Boston Latin School dove rimane affascinato dal mondo classico. La sua tesi di dottorato, De Servis Libertisque Pompeianis, incentrata sull'istituto della schiavitù e sugli ideali di libertà e uguaglianza nell'antica città di Pompei, costituisce la base di tutte le sue seguenti ricerche.

Nel 1938, dopo aver vinto la Rosenwald Fellowship, Snowden compie il suo primo viaggio in Italia. La sua breve permanenza a Roma gli dà modo di confrontarsi con i mass media italiani, prestando una particolare attenzione a come questi presentano la situazione sociale americana degli anni Trenta e soprattutto a come questi si esprimono sulla condizione della comunità afroamericana in quel periodo. Questa esperienza si tradurrà in "Race Propaganda in Italy", un saggio pubblicato nel 1940 in cui Snowden esamina l'insorgere di atteggiamenti di intolleranza e razzismo nei confronti delle persone di colore all'interno di vari articoli di cronaca e volumi scritti e pubblicati in Italia nel 1938, il periodo immediatamente precedente all'approvazione delle leggi razziali. Tra le pubblicazioni consultate da Snowden spiccano quotidiani e riviste come La difesa della razza, Il Tevere, Il Giornalissimo, nonché il volume di Vito Beltrani S.O.S. Dal Paese Di Tutte Le Libertà (Gli Stati Uniti e il Periodo Rosso)

Nel 1949 Snowden torna in Italia come borsista Fulbright dove rimarrà fino al 1950. Durante questo soggiorno, avvalendosi delle informazioni tratte dalla copertura mediatica sulla segregazione razziale negli USA e affiancato dalla United States Information Service in Italia, Snowden cerca di capire e analizzare la posizione italiana sull'argomento. Tra i punti fermi da cui Snowden si muove nella sua analisi ci sono vari articoli pubblicati su riviste come Il Quotidiano, La Voce Repubblicana, Il Momento, Il Paese e Noi Donne. Gli esiti della sua ricerca vengono illustrati in "The Italian Press Views America's Attitude Towards Civil Rights and the Negro" (1952). Nel suo saggio Snowden rimarca che la stampa italiana dell'epoca cerca di fare luce sulla dura realtà degli afroamericani nel decennio che segue la fine della Seconda guerra mondiale, mettendo in evidenza non solo le dinamiche relazionali intercorrenti all'interno della società americana degli anni Quaranta, ma anche l'inestimabile contributo di tantissimi personaggi afroamericani alla comunità scientifica e culturale statunitense di quel periodo. 

Nel 1954 Snowden viene nominato cultural attaché presso l'ambasciata americana a Roma, il primo diplomatico di origine afroamericana a ricoprire la carica. L'incarico permette a Snowden di partecipare a diversi convegni e conferenze europee e internazionali nonché di studiare più da vicino la stampa italiana e quella estera. In "A European View of American Education" (1959), Snowden si ricorda in particolar modo la conferenza italiana da cui emerge un confronto tra il sistema educativo americano e quello italiano, un incontro organizzato a fine di rivalutare e migliorare il sistema italiano.

Nel 1958, Snowden riceve la Medaglia d'Oro come riconoscimento per il suo notevole contributo nell'ambito educativo culturale italiano. Dopo decenni di ricerca, nel 1970, Snowden pubblica Blacks in Antiquity: Ethiopians in the Greco-Roman Experience, testo che di lì a poco sarebbe diventato il suo lavoro più importante, vincendo nel 1973 la C. J. Goodwin Award of Merit dalla American Philological Association. Nei suoi altri volumi così come nei saggi che pubblica dal 1947 in poi, Snowden parla del pregiudizio razziale come di un fenomeno relativamente moderno, sottolineando che la discriminazione basata sul colore della pelle e la segregazione razziale sono dei concetti sconosciti alla civiltà romana e che, a eccezione del razzismo caratteristico del periodo fascista, notato con una certa frequenza nella stampa oltreché negli scritti di alcuni studiosi di quel periodo, la storia di Roma, dall'antichità all'età moderna, non ha mai visto le differenze biologiche tra popolazioni come ostacolo all'integrazione. 

 

 

 

 

 

Vettori collegati

Programma Fulbright

programma di scambio culturale

Fonti

Hock, Rudolph. "Frank Snowden Jr. (1911-2007)." The Classical World, vol. 100, n. 4 (2007): 449-451.

 

Johns, Lindsay. "In Praise of Frank M. Snowden, Jr: A Personal Tribute", Antigone Journal, 17 Luglio 2021, https://antigonejournal.com/2021/07/frank-snowden-personal-tribute/. 

 

Snowden, Frank M. Jr.. "A European View of American Education." Faculty Reprints (1959): 343-349. 

 

Snowden, Frank M. Jr.. "Misconceptions about African Blacks in the Ancient Mediterranean World: Specialists and Afrocentrists." A Journal of Humanities and the Classics, vol. 4, n. 3 (1997): 28-50. 

 

Snowden, Frank M. Jr.. "Race Propaganda in Italy." Phylon (1940-1956), vol. 1, n. 2 (1940): 103-111.

 

Snowden, Frank M. Jr.. "Some Greek and Roman Observations on the Ethiopian." Traditio, vol. 16 (1960): 19-38. 

 

Snowden, Frank M. Jr.. "The Italian Press Views America's Attitude Toward Civil Rights and the Negro." The Journal of Negro Education, vol. 21, n. 1 (1952): 20-26. 

 

Snowden, Frank M. Jr.. "The Negro in Classical Italy." The American Journal of Philology, vol. 68, n. 3 (1947): 266-292.

 

Scheda redatta da: Clavdia Trebis