Ennio Morricone

Compositore
Ennio Morricone

1928-2020

Italia

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soggetti
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persona fisica, cinema, musica e canzoni

Diplomato in tromba e poi, con Goffredo Petrassi, in composizione, prima di diventare universalmente celebre come autore di musiche per film Ennio Morricone aveva avuto a che fare tanto con le avanguardie romane quanto con la musica leggera, sia come compositore che come arrangiatore. Attività, queste ultime, praticamente dimenticate e soprattutto quasi del tutto ignote oltreoceano se, come scrive “La Stampa”, «per gli americani Morricone rimane il compositore degli spaghetti western diretti da Sergio Leone». A tal proposito il quotidiano torinese cita proprio il “New York Times”, che ricorda «la sua miscela di musica ed effetti sonori: il ticchettio di un orologio da tasca, un cartello che scricchiolava nel vento, ronzii di mosche, fischi ossessionanti, fruste, spari e un bizzarro e lamentoso “ah – ee – ah – ee – ah” suonato su uno strumento a fiato dolce a forma di patata chiamato ocarina»: trovate che venivano proprio dalla sua frequentazione delle avanguardie e delle loro sperimentazioni diluite in chiave pop.

Morricone è dunque una figura che solo riduttivamente si può ricondurre al cinema, sebbene è in quell’ambito che ha trovato la sua definitiva cifra espressiva ed è in special modo per quelle musiche che verrà consegnato alla storia divenendo molto noto anche oltreoceano. Musicista instancabile, comincia a lavorare presso la RCA dove è costretto, decisamente a malincuore stando alle testimonianze, a rinunciare a molte delle sue competenze contrappuntistiche e sinfoniche per venire incontro alle necessità del mercato della musica leggera. Non pago di questi arrangiamenti, Morricone partecipa ai progetti del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza (GINC), fondato dal compositore Franco Evangelisti, registrando con loro diversi album tuttora oggetto di culto da parte di un buon numero di seguaci anche negli Stati Uniti. Comincia, intanto, la sua carriera di compositore per il cinema. Sarà con i film di Sergio Leone (da Per un pugno di dollari, 1964, a C’era una volta in America, 1984), oltreché con quelli di Elio Petri, Dario Argento, Pier Paolo Pasolini, Liliana Cavani, Giuseppe Tornatore – sino alla collaborazione con Quentin Tarantino per Django Unchained (2012) e soprattutto The Hateful Eight (2015), che gli varrà un Premio Oscar per la migliore colonna sonora – che Morricone riuscirà a entrare nell’empireo internazionale raggiungendo un numero enorme di riconoscimenti e di attestati di stima in tutto il mondo, a partire proprio dagli Stati Uniti.

Nei suoi primi film di successo, che hanno subito imposto il suo stile, le musiche di Morricone sono di fatto speculari al rovesciamento del western classico attuato da Leone: alla lentezza del girato, al crudo realismo delle scene, alla forte connotazione psicologica dei personaggi corrispondono suoni che si stagliano di poco dal silenzio, segmenti melodici realizzati con tecniche scarne (fischi, effetti vocali, scacciapensieri), orchestrazioni asciutte e insolite in cui appaiono spesso chitarre sia acustiche che elettriche suonate in modi particolari, per esempio riprendendo gli effetti timbrici della surf music americana. Il lavoro di Morricone è spesso più ritmico e timbrico che melodico. Si pensi, per esempio, al celebre tema di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri (1970), film vincitore del Premio Oscar al miglior film straniero, in cui l’ostinato di pianoforte che sottende l’intero brano con brevi interruzioni contribuisce a creare un’atmosfera inquietante attorno al protagonista.

Vettori collegati

Academy Awards

premio cinematografico

Cinema italiano del dopoguerra

Stagione cinematografica

Western all’italiana

Genere cinematografico

Sergio Leone

Regista

Fonti

Becker, Maurizio. C’era una volta la RCA. Conversazioni con Lilli Greco. Roma: Coniglio, 2007.

La Stampa, 6 luglio 2020

Mattioli, Valerio. Superonda. Storia segreta della musica italiana. Milano: Baldini & Castoldi, 2016.

Musica e Dossier, aprile 1987.

Prato, Paolo. La musica italiana. Una storia sociale dall’Unità a oggi. Roma: Donzelli, 2010.

Scheda redatta da: Giovanni Vacca