Interiors

rivista
Interiors

1945 / 1975

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rivista

Olga Gueft

Costantino Nivola

scultore

Aldo Giurgola

architetto

Roberto Mango

designer

Bernard Rudofsky

architetto

Interiors è una rivista di architettura degli interni e design a diffusione nazionale, pubblicata da Charles Whitney a New York tra il 1881 e il 1977, quando diviene Contract Interiors. Nel dopoguerra la sua direzione è affidata prima a Francis de N. Schroeder, quindi a Olga Gueft, che la manterrà fino alla fine degli anni ’70. 
La rivista è esplicitamente rivolta ai professionisti degli interni: nelle sue pagine sono raccontati interni pubblici e privati, oggetti e arredi, e materiali di finitura per elementi edilizi e arredativi, compresi quelli tessili.
Nel secondo dopoguerra, a cavallo tra le due direzioni, la rivista beneficia di una revisione nei contenuti e nel layout, che la avvicina al mondo dell’arte e rompe i ristretti confini nazionali, aprendo a visioni innovative: molti artisti sono coinvolti nel disegno delle copertine e delle pagine interne, e grande attenzione viene prestata a quanto disegnato e realizzato oltreoceano, in Europa e in Giappone.
Nella redazione il contributo italiano è particolarmente importante e continuo, almeno negli anni ’50. Ancora durante la guerra e fino al 1945 diviene art director Nivola, Il cui contributo nel disegno di una nuova veste grafica, vicina alle più recenti esplorazioni europee, è fondamentale: a lui seguiranno Rudofsky, tra il 1945 e il 1949, e ancora due italiani, Mango tra il 1951 e il 1954 e, fino al 1957, Giurgola. 
Molti sono gli artisti chiamati a disegnare le copertine (tra gli italiani Munari): il loro contributo viene enfatizzato dalla rubrica Interiors' cover artists, in cui ne vengono raccolte tre o quattro presentandone l’autore. Gli autori dei contributi sono progettisti d’interni americani, che esercitano la professione e contribuiscono alla conoscenza degli interni e del prodotto anche attraverso guide e manuali.
La rivista parla dell’Italia con costanza negli anni, anche attraverso numeri sostanzialmente monografici sull’arredo e sul progetto d’interni italiani e sulle Triennali. 
Il mondo del progetto italiano è citato in nove diversissime rubriche. Alcune documentano la cultura progettuale estera attraverso rassegne di progetti, come A sampling of magazines from abroad, o recensioni di libri, come Interior’s bookshelf, o promozioni di eventi, come For your information e News, dalla fine degli anni ’60. Altre ancora promuovono prodotti stranieri in vendita negli Stati Uniti, come, negli anni ’50, In the showrooms, people, address book, cui fanno seguito Merchandise cues e Markets. La relazione tra redazione e lettori della rivista è tenuta viva in Letters, in cui si dibattono gli eventi, come le Triennali, e la capacità progettuale italiani.
La linea editoriale attenta alla cultura d’oltreoceano è chiarita negli editoriali di Olga Gueft, sua sostanziale promotrice, che per 7 volte sono dedicati all’Italia e 4 alle Triennali: la visita alle Triennali e la realizzazione di alcuni interventi su suolo americano, diventano occasione di conoscenza diretta di un paese e di uno stile di vita diversi, che affascina e viene proposto come modello. 
Il mondo del progetto italiano è raccontato in quasi 100 articoli, che ne approfondiscono diversi aspetti. Almeno 30 si occupano di interni realizzati in Italia, ed esplorano case, luoghi di lavoro, per lo svago o per la cultura attraverso testi e fotografie: solo in pochi casi sono costruiti sui disegni, come avviene per il Museo del Tesoro di San Lorenzo o per alcuni interventi di Ico Parisi. Una particolare attenzione ricevono le Triennali, di cui vengono esplorati programma, allestimento e oggetti esposti.
Circa 15 articoli si occupano di progetti realizzati negli Stati Uniti da architetti italiani: in parte si tratta di professionisti lì attivi, come Giurgola, Cavaglieri, Lionni e Mango, in parte di professionisti che realizzano un unico progetto su suolo americano, come lo Showroom Olivetti di BBPR, quello di Atelier International di Gae Aulenti ed la mostra Thonet al MoMA di Peressutti.
Anche qui il disegno gioca raramente un ruolo importante: rara eccezione è l’articolo sullo showroom Olivetti, in cui le diverse rappresentazioni sono integrate, e il disegno precisa caratteri e tecnica di realizzazione delle stupefacenti soluzioni viste nelle fotografie.
Pochi articoli sono monografici su architetti e designer attivi in Italia: alcuni sono noti al pubblico americano per un progetto realizzato negli Stati Uniti, o per oggetti e arredi lì commercializzati, come Ponti, Asti, o Colombo, altri ancora sono introdotti dalla redazione, come Chessa. A questi si somma un altro piccolo gruppo di articoli dedicati all’industrial design: produttori e rivenditori di arredi e complementi americani come Knoll (con cui collaborano Harry -Arieto- Bertoia e Franco Albini) o Singer (per la collezione Modern by Singer), o designer italiani come Ettore Sottsass.
Un ultimo, consistente gruppo di articoli è invece composto da rassegne di mobili e complementi, rispecchiati nelle pubblicità che corredano la rivista. È possibile evidenziare due fasi, cui corrispondono produttori, designer e importatori diversi: la prima, nell’immediato dopoguerra, vede come protagonisti Ponti con Singer and Sons e Altamira, e Max Ascoli, che attraverso HDI e CADMA contribuisce allo sviluppo dell’artigianato italiano e alla sua diffusione americana, vendendone i prodotti nella House of Italian Handicrafts (poi Piazza), cui si affiancano altri imprenditori, John Salterini, che collabora con Maurizio Tempestini, o Irving Richards, che attraverso Raymor importa i primi oggetti di Sottsass. La seconda, invece, si sviluppa tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 e vede coinvolti altri importatori: Atelier International per Cassina, Kruger per Castelli, e Knoll con le sedute di Bertoia. Rimane costante la presenza del mobile classico, come dimostra Dinolevi, i cui prodotti sono promossi per tutto il periodo analizzato da inserzioni pubblicitarie. 
L’Italia raccontata sulle pagine della rivista, specialmente negli anni ‘50, è il paese dell’eleganza e del saper fare: della capacità tecnica di dare forma a cose e a spazi tutti risolti, in una chiave di grande coerenza formale, scenario di una vita ricca e piena di bellezza, che non cede tutto all’industria e mantiene il controllo dei processi di realizzazione di un oggetto.

Vettori collegati

pubblicità Altamira su Interiors

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Costantino Nivola

scultore

Olga Gueft

pubblicità Dinolevi su Interiors

pubblicità

pubblicità Lightolier su Interiors

pubblicità

"The race to design theaters"

Interiors, 10/1955

pubblicità Knoll su Interiors

pubblicità

"Summer furniture"

interiors, 12/1955

"Daylight for Etruria"

Interiors, 12/1955

"Interiors to come"

Interiors, 1/1956

"Italy Builds. L'Italia costruisce"

Interiors, 01/1956

"A sampling of magazines from abroad"

rubrica su Interiors

"Building for a Union"

Interiors, 6/1956

"Crispyness is the pivot for new lighting"

Interiors, 7/1957

"Florence Knoll and the avant-garde"

Interiors, 12/1957

"For your information"

rubrica su Interiors

pubblicità Singer & Sons su Interiors

pubblicità

"A report on: the Eleventh Triennale of Milan."

Interiors, 4/1957

"Swedish computer brilliant debut"

Interiors, 4/1957

"Triennale selections: pot components, prints"

Interiors, Novembre 1957

"Letters"

rubrica su Interiors

"In the showrooms, people, address book"

rubrica su Interiors

"Places of worship"

Interiors, 5/1957

pubblicità Piazza su Interiors

"Brooklyn Museum's DH'58 by Giurgola, Mitarachi, Kallman"

Interiors, 9/1958

"Interiors' bookshelf"

rubrica

"7 restaurants"

Interiors, 12/1958

"Report on new furniture: part 1"

Interiors, 12/1958

"Report on new furniture: part 2"

Interiors, 1/1958

pubblicità Raymor su Interiors

pubblicità

"Oriental motifs influence sophisticated lamp design"

Interiors, 4/1958

"Olivetti, Boston"

Interiors, 5/1958

"Furniture report: part 1"

Interiors, 7/1959

"Merchandise cues", poi "Markets"

rubrica su Interiors

"Postwar miracle: restoration of Italy's treasures"

Interiors, 12/1959

"Italian decoration for Teague"

Interiors, 12/1959

"The year's work: nineteenth annual collection. A review of residential interiors"

Interiors, 1/1959

"New furniture: part I"

Interiors, 1 / 1959

"National Society of Interiors Designers' (second anniversary portrait)"

Interiors, 3/1959

Roberto Mango

designer

Aldo Giurgola

architetto

"Good Design 1951"

Interiors, 7/1951

Pubblicità Salterini su Interiors

pubblicità

"2"x2"

Interiors, 6/1951

"September Issue to feature the Triennale of Milan – a reference number of lasting importance."

Interiors, 1/1951

"Mechanization takes Milan. Department store under the Duomo"

Interiors, 4/1951

"The summer furniture story"

Interiors, 4/1951

"Across the seas collaboration for the new Singer collection"

Interiors, 5/1951

"The personal house. Artists' and writers' home"

Interiors, 10/1961

"From Italy, with love and splendor"

Interiors, 10/1966

"On the shores of Lake Maggiore"

Interiors, 10/1966

"Flagships three"

Interiors, 7/1966

"Tredicesima Triennale di Milano"

Interiors, 2/1964

"Top of the fair and terrace club"

Interiors, 7/1964

"Chancellor Street stable remodeled by Aldo Giurgola"

Interiors 10/1963

"Anatomy for interior designers"

Interiors, 2/1962

Interior's Editorial

editoriale

"Palazzo mood in a Milanese high-rise"

Interiors, 4/1966

"Residential lighting, something familiar, something fanciful"

Interiors, 4/1966

"Do you read Joe Colombo?"

Interiors, 4/1966

"The simple life on Lake Caldonazzo"

Interiors, 10/1967

"News"

rubrica su "Interiors"

"Traditional and new materials - new furniture forms"

Interiors, 01/1968

"Lampada di Futura - the Italian way with light"

Interiors, 3/1968

"Way-out lighting: new ideas, some new designers"

Interiors, 2/1968

"The one-room environment"

Interiors, 12/1969

"A young showroom on the move"

Interiors, 4/1969

"Designer's Saturday"

Interiors, 5/1969

pubblicità libri su Interiors

pubblicità

"Stage setting by Gae Aulenti for the greatest modern furniture collection of them all"

Interiors, 1/1970

"Sergio Asti"

Interiors, 4/1970

"Romaldo Giurgola"

Interiors, 4/1970

Pubblicità Artemide su Interiors

pubblicità

"Designer's Saturday"

Interiors, 1/1971

"The Office Uplift"

Interiors, 6/1972

"Asti legerdemain on Lake Como"

Interiors, 12/1972

"Italy super-salesmen come to MOMA"

Interiors, 12/1972

"Designer's Saturday"

Interiors, 1/1972

"Will success spoil italian design?"

Interiors, 5/1972

Castelli/Kruger advertising on Interiors

pubblicità

"Interiors' cover artists"

rubrica su interiors

"Step towards mechanization in Milan"

Interios, Gennaio 1952

"Roberto Mango: the space whithin"

Interiors, Gennaio 1952

"Aldo Giurgola: brownstone penthouse duplex"

Interiors, 6/1952

""Good Design in chiaroscuro" Paul Rudolph designs the Mart's third exhibition"

Interiors, 8/1952

"Leonardo Da Vinci's: Saper vedere"

Interiors, 9/1952

"Paolo Chessa, architetto: a profile in three dimensions"

Interiors, 11/1952

"Classicism reconsidered: the Ponti style"

Interiors, 12/1952

"The year's work: 12th annual collection"

Interiors, 1/1952

"Lighting: the service and its spell"

Interiors, 3/1952

"Bertoia: his sculpture. His kind of wire chair"

Interiors, 3/1952

"Lighting part 2"

Interiors, 4/1952

Interiors, 5/1952

numero monografico

"Olivetti of Ivrea"

Interiors, 5/1952

"The pergola village. Vined Orani"

Interiors, 6/1953

"Interiors for the camera, from Polidori"

Interiors, 7/1953

"Report and ruminations on furniture midwest in the showroom"

Interiors, 8/1953

"A portfolio from Italy collected by Roberto Mango"

Interiors, 5/1952

"Museum of Modern Art - Thonet exhibition. Enrico Peressutti 1953"

Interiors, 3/1953

Interiors, 9/1953

numero monografico

"Italy's bid on the world market. The Italian quality exhibition"

Interiors, 9/1953

"Luxury floats light on the Andrea Doria"

Interiors, 9/1952

"Sunflower cones and other chairs"

Interiors, 5/1953

"The Modern Movement in Italy: a Museum of Modern Art Traveling Show"

Interiors, 6/1953

"Five Olivetti showrooms with English accent"

Interiors, 6/1953

"Interiors to come"

Interiors, 6/1954

"Furniture 1954: first half of a market preview"

Interiors, 8/1954

"At the Triennale: a geodesic roof over the U. S. exhibition?"

Interiors, 9/1954

"Furniture '54: a review of the Midwest markets, part 2"

Interiors, 9/1954

"Products of an architect's lighter moments"

Interiors, 10/1954

"Sardinia and an artist: Nivola sand's sculpture"

Interiors, 11/1954

"The years work: the projects"

Interiors, 1/1954

"Furniture review: part 1"

Interiors, 2/1954

Interiors, 4/1954

numero monografico

"Letters from her excellency ambassador Luce and his excellency ambassador Tarchiani"

Interiors, 4/1954

"Tenth International exhibition of Modern Decorative Arts, Industrial Design and Architecture"

Interiors, 4/1954

"BBPR: first article in a new series on ranking design of our time"

Interiors, 4/1954

"Olivetti, New York: first important assignment carried out in the United States by the architects from Milan"

Interiors, 4/1954

"What's in a name? Outdoor furniture thrives indoor, too"

Interiors, 5/1954

Bernard Rudofsky

architetto

Franco Albini

architetto

Bruno Munari

grafico, designer, artista

Fonti

1881-1977. Interiors (Whitney).

Scheda redatta da: Marta Averna