Giulio Einaudi editore

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Giulio Einaudi editore

1933-presente

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Fondata nel 1933 da Giulio Einaudi, Leone Ginzburg e Cesare Pavese, la casa editrice torinese si caratterizza nei primi anni per il prevalente interesse saggistico e per l'impronta antifascista delle sue pubblicazioni. Morto Ginzburg (febbraio 1944), è soprattutto per volontà di Pavese che il catalogo einaudiano si arricchisce degli apporti di nuove discipline di respiro europeo (celebre la «Collana viola» di studi religiosi, etnologici e psicologici codiretta insieme a Ernesto de Martino) e si estende decisamente nel campo della narrativa italiana e straniera, con le serie dei «Coralli», dei «Supercoralli» e dei «Millenni». Già dal 1938 esisteva una collana di «Narratori stranieri tradotti», anch'essa diretta da Pavese, che testimonia un precoce, ma non molto approfondito interesse per la produzione statunitense: dei cinquantacinque titoli editi fino alla soppressione della collana (1962), soltanto quattro sono di scrittori americani (Gertrude Stein, Henry James, due di Herman Melville), tutti usciti tra il 1940 e il 1943.

Per tutto il periodo della gestione Ginzburg-Pavese, i contatti con il mondo culturale americano sono soltanto sporadici e perlopiù occasionali, prevalentemente mediati da intellettuali italiani residenti oltreoceano (su tutti, Renato Poggioli, nella seconda metà degli anni Quaranta); quanto alla famiglia Einaudi, più che il figlio Giulio, è il futuro Presidente della Repubblica Luigi a esercitare un'influenza sul contesto statunitense, in qualità di consulente per le scienze sociali della Fondazione Rockefeller. Se si escludono i contatti, anche di carattere personale, tra Ernest Hemingway ed Elio Vittorini, è specialmente a Italo Calvino che va attribuita la svolta nelle relazioni con l'America, il cui panorama letterario è intensamente frequentato (e puntualmente descritto all'editore) in un lungo viaggio, compiuto tra il 1959 e il 1960 e patrocinato dalla Fondazione Ford. I rapporti dello scrittore non si limiteranno d'altronde ai colleghi conosciuti oltreoceano (tra loro Philip Roth e Saul Bellow), ma informeranno l'intero mondo editoriale americano, a partire dalla problematica collaborazione con William Weaver, presto traduttore dei suoi libri, ma anche di Giorgio Bassani e Umberto Eco.

Complessivamente, e anche per la stessa natura del catalogo Einaudi degli anni Sessanta, il mercato statunitense accoglie soprattutto la narrativa contemporanea pubblicata dalla casa torinese (pochissima la poesia, mai la saggistica). A passare oltreoceano sono in alcuni casi singoli romanzi che godono di una vasta diffusione, come Il giardino dei Finzi-Contini, uscito per la prima volta già nel 1965 (Atheneum), o Cristo si è fermato a Eboli, di cui sono realizzate nove edizioni in meno di vent'anni, tra il 1947 e il 1965. È maggiormente eterogenea, invece, la diffusione delle opere di Natalia Ginzburg, Cesare Pavese ed Elio Vittorini, tutti tra l'altro collaboratori della casa editrice, come quella dei lavori di Elsa Morante e Primo Levi; molte poi le traduzioni dei libri di Calvino, che si addensano però soltanto dopo la morte dell'autore (e, soprattutto, dopo le lezioni tenute ad Harvard nel biennio 1984-85).

 

Vettori collegati

Cesare Pavese

Scrittore, traduttore, critico letterario

Pier Paolo Pasolini

Scrittore, regista, attore, pittore

Se questo è un uomo

libro

Vittorio De Sica

Regista/Attore

Random House

Casa editrice

Giuseppe Berto

Scrittore

Primo Levi

Scrittore, chimico

Fonti

Einaudi 1933-1993: Indice bibliografico degli autori e collaboratori, elenco delle collane, indici per argomenti e per titoli. Torino: Einaudi, 1993.

Attal, Frédéric. "Luigi Einaudi, la Fondazione Rockefeller e le scienze sociali in Italia." Ventunesimo Secolo 12, n. 31 (2013): 41-62.

Calvino, Italo. Un ottimista in America (1959-1960). Milano: Mondadori, 2015.

Einaudi, Giulio. Frammenti di memoria. Milano: Rizzoli, 1988.

Healey, Robin. Italian Literature since 1900 in English Translation: An Annotated Bibliography, 1929-2016. Toronto: University of Toronto Press, 2019.

Mangoni, Luisa. Pensare i libri: La casa editrice Einaudi dagli anni trenta agli anni sessanta. Torino: Bollati Boringhieri, 1999.

Pavese, Cesare. 'Officina' Einaudi: Lettere editoriali 1940-1950. Torino: Einaudi, 2008.

Turi, Gabriele. Casa Einaudi: Libri uomini idee oltre il fascismo. Bologna: Il Mulino, 1990.

Vittorini, Elio. Diario in pubblico. Milano: Bompiani, 1957.

Scheda redatta da: Gioele Cristofari