Allestimento di un transatlantico

Di Vecchia cartolina - http://www.culturanavale.it/, Pubblico dominio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=4386246
1949/1974
Gio Ponti
architetto
Nino Zoncada
progettista
Cassina
produzione arredo
Massimo Campigli
pittore
Salvatore Fiume
artista
Paolo De Poli
artista
Tranquillo Marangoni
artista
Matteo Longoni
progettista
La Giulio Cesare è una delle prime motonavi costruite dalla Società di Navigazione Italia dopo la seconda guerra mondiale, nel 1950. Inizialmente attribuita alla rotta fra Genova e Buenos Aires, solo a seguito dell’affondamento dell’Andrea Doria viene trasferita su quella nordamericana, dopo attenti lavori di ammodernamento che ne aumentano stazza e numero di passeggeri trasportati, incidendo anche sul rapporto fra le classi.
Il suo allestimento, come era già avvenuto per le motonavi recuperate dopo la guerra, è pensato come un’opera corale, curata da un gruppo ampio di professionisti che vuole renderla un’ambasciatrice privilegiata della cultura e del gusto italiani. Nella prima classe intervengono Gio Ponti e Nino Zoncada, responsabili di tutti gli ambienti ad eccezione della sala da pranzo disegnata da Gustavo Pulitzer, nella seconda Milio Marchi e Matteo Longoni, circondati da un nutrito gruppo di artisti e produttori.
Come i transatlantici suoi contemporanei, si offre ai suoi ospiti come un manifesto dell’Italia rinata dopo gli anni della guerra e del fascismo, reso unitario dall’intonazione cromatica delle sale, unificata dall’uso dell’alluminio anodizzato e di legni chiari. Nelle sale comuni opere d’arte, arredamento e progetto degli interni concorrono a definire uno spazio continuo e unitario, sviluppato in altezza attraverso sfondati e doppie altezze, grazie al fatto che prima e seconda classe si sviluppano parallele nella zona centrale della nave, divise sulla verticale l’una verso prua e l’altra verso poppa.
Negli ambienti dialogano opere d’arte e di alto artigianato: l’evocazione dell’Italia antica che segue un’intera parete della Sala di Soggiorno, opera di Salvatore Fiume, si compone con il tappeto color vello di leone della Mita, le poltrone di Cassina disegnate da Ponti, e le opere d’arte di dimensioni più minute che popolano le vetrine, simbolo tutti dell’eccellenza della produzione italiana. A tecniche tradizionali fanno da contrappunto tecniche e materiali nuovi, come la gomma marmorizzata Pirelli e gli smalti di De Poli, associati alle pareti foderate di pergamena.
La complessità della capacità artistica italiana è messa in evidenza dalla grande differenza fra gli interventi, che spaziano dal quadro sognante di Massimo Campigli, Le musiciste, al ricchissimo intervento di Piero Fornasetti, nella sala dedicata al gioco, che propone un motivo di carte nelle tende, nelle figurazioni colorate a parete, incastrate in pannelli di frassino bruno rigato e nei dodici pannelli retroilluminati che ne compongono il soffitto.
Vettori collegati
Gio Ponti
architetto
Nino Zoncada
progettista
Paolo De Poli
artista
Cassina
produzione arredo
Gustavo Pulitzer - Finali
progettista
Massimo Campigli
pittore
Salvatore Fiume
artista
Tranquillo Marangoni
artista
Società di Navigazione Italia
compagnia di navigazione
Matteo Longoni
progettista
Manifattura MITA
azienda tessile
Fonti
1952. «Il transatlantico Giulio Cesare.» La Marina Italiana.
Italia, Ufficio Stampa della Società di Navigazione, a cura di. 1952. Le Arti sulla Giulio Cesare. Milano.
1951. «Motonavi Giulio Cesare e Augustus.» La Marina Mercantile.
Ponti, Gio, e Nino Zoncada. 1952. «Interni di una nuova nave.» Domus (267): 12/17.
Striglia, G. M. 1952. «Le arti sulla Giulio Cesare.» Vitrum.
Piccione, Paolo. 2007. Gio Ponti. Le navi. Il progetto degli interni navali. Milano: Idea books.
Piccione, Paolo. 2007. Nino Zoncada. Interni navali 1931-1971. Genova: Tormena.