Cassina

Furniture
Cassina

Di Cassina S.p.A. - http://www.cassina.com/media/cataloghi/tavoli-e-sedie-brochure-2007.pdf, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8435021

1927 / ...

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Con la fine della Seconda Guerra Mondiale e l’avvio dello sviluppo di una economia industriale, che rielabora la tradizione dei distretti produttivi artigianali, la Figli di Amedeo Cassina riattiva tutte le relazioni con progettisti e architetti milanesi, capaci di aprirle nuove occasioni di lavoro. 
Dopo un primo avvicinamento a Franco Albini, che non dà gli esiti sperati, i fratelli Cassina stabiliscono una relazione estremamente fruttuosa con Gio Ponti, che li coinvolge negli allestimenti dei transatlantici, di nuova costruzione o semplicemente riallestiti, cui partecipava e li mette in contatto con i migliori progettisti implicati in questa operazione, come Nino Zoncada o Gustavo Pulitzer. L’intervento sulle grandi navi costringe a un approfondimento e a una evoluzione delle tecniche di costruzione, che dovevano rispondere positivamente alle sollecitazioni dei viaggi per mare (umidità, continue usure, ...): per questo vengono messe a punto tecniche speciali per la connessione del legno, studiati appoggi più larghi per garantire la massima stabilità alle sedie, verificate imbottiture particolarmente resistenti all’usura. La collaborazione con Nino Zoncada per i progetti navali continuerà almeno fino al 1966, anche una volta conclusa, per lo sviluppo del trasporto aereo, la stagione dei transatlantici.
L’intenzione di diffondere anche a livello commerciale un modo di intendere la progettazione del prodotto d’arredo e la relazione con architetti e designer che ne sono gli artefici, rendendo concreta e proficua la cooperazione fra industria e progetto, spinge Cesare e Umberto a consolidare l’immagine dell’azienda a livello internazionale, attraverso la partecipazione a mostre ed eventi fieristici, la costruzione di una rete di rivenditori e la definizione di una immagine chiara e riconoscibile, che si perfeziona nel 1952, quando Giancarlo Pozzi disegna la grande C rossa del logo con all’interno una piccola a (in ricordo del nome del padre Amedeo), e ancora nel 1970 quando Bob Noorda progetta il logo Cassina S.p.A., mantenuto fino al 1991. Oltre a partecipare a Italy at work. Her Renaissance in design today, Cassina è tra le imprese coinvolte nel maggio del ’59 nella mostra Italian Design alla Crown Hall a Chicago. Questa tradizione di partecipazione continua negli anni: Cassina è presente nel 1972 a Italy. The new domestic landscape al MoMA, per cui realizza il Kar-a-sutra di Mario Bellini.
I prodotti sono distribuiti negli Stati Uniti da rivenditori locali fino al 1967, quando viene fondata da quattro soci AI, Atelier International, che oltre agli arredi vende anche prodotti e complementi di altre aziende, per rispondere alle esigenze di un mercato medio alto e del contract. 
Dal 1965, mentre approfondisce anche in collaborazione con Busnelli le nuove tecniche di lavorazione delle plastiche, Cassina avvia la riedizione dei mobili dei maestri, che sfocia nel 1972 nella collezione I Maestri curata da Filippo Alison, presentata con continuità sulle pagine delle riviste di settore americane.

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Conte Grande

ocean liner setting

Giulio Cesare

Ocean liner setting

Andrea Doria

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Nino Zoncada

designer

Atelier International

supplier

"Will success spoil italian design?"

Interiors, 5/1972

Società di Navigazione Italia

passenger shipping line

Costa

passenger shipping line

Frank Bros

rivenditore di arredo

Media gallery

Sources

Reif, Rita. 1970. “Furniture makers go all out for modern.” New York Times, 17 aprile, 1970
Bosoni, Giampiero (a cura di). 2008. Made in Cassina. Milano: Skira.
Spadoni, Anna (a cura di). 2011. L’indiscreto fascino del design. Breve storia del design italiano dell’arredamento attraverso le esperienze di un imprenditore: Rodrigo Rodriquez. Milano: Skira. 
 

Author Marta Averna