Harvard-M.I.T. Joint Center for Urban Studies

Research Center

1959/1989 

Cambridge, MA, USA

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James Sturgis Pray fece la prima lezione di “city planning” intitolata “Principles of City Planning” presso la Harvard University’s School of Landscape Architecture nel 1909. Negli anni Venti e Trenta venne plasmato il concetto di pianificazione urbana come inteso negli anni Sessanta e avvenne quella fondamentale interazione tra varie università americane che portarono all’istituzione del primo piano di studi per pianificatori ad Harvard nel 1929 supportato da un finanziamento di sette anni della Rockefeller Foundation. M.I.T., la Cornell e la Columbia University seguirono Harvard negli anni immediatamente successivi permettendo poi a molti docenti di questi primi corsi di pianificazione di svolgere un ruolo importante nell'organizzazione e nello sviluppo dell'American City Planning Institute, poi dell'American Institute of Planners.
Nella School of Architecture del M.I.T. venne stabilito il Corso quinquennale in Architecture and City Planning nel 1933, il più longevo mai esistito negli USA, e due anni dopo venne aggiunto un corso di laurea magistrale in City Planning.
Negli anni Cinquanta la richiesta di professionisti della pianificazione aumentò e il fenomeno divenne evidente nell'incremento delle offerte di lavoro provenienti dall’American Society of Planning. La crescita e la proliferazione delle agenzie di pianificazione pubblica esigevano un numero elevato di pianificatori e consulenti competenti per soddisfare le esigenze delle città, delle aree metropolitane e delle regioni, con nuovi approcci interdisciplinari.
I lavori del Dipartimento di Architettura del MIT si concentrarono sull'ambiente fisico creato dall'uomo su larga scala di città e regioni e su come avrebbe potuto essere manipolato, evitando la specializzazione in un campo specifico al fine di consentire lo sviluppo sia di una teoria della forma ambientale sia di un'arte globale della progettazione ambientale.
Nel 1951, fin dall'inizio del suo mandato presso MIT, il preside Pietro Belluschi aveva costituito un comitato per valutare l'istituzione di un Center for Urban Studies. Nel 1952 fu istituito un comitato per lo sviluppo di un Center for Urban and Regional Studies e, all'inizio del 1953, l'Assessorato all'Urbanistica e Territorio avviò un programma di ricerca sull'ubicazione industriale e sugli studi regionali.
Grazie al sostegno economico del progetto di ricerca triennale sulla forma percettiva della città diretto da Kevin Lynch, dal 1953 vennero avviati sei progetti di ricerca e, nella primavera del 1954, venne formalmente costituita un'unità di ricerca all'interno del Dipartimento di Urbanistica e Territorio: la Sezione Studi Urbani e Territoriali.
Alla fine del 1957 il MIT aveva il suo Centro di Studi Urbani e Regionali, che concentrò la sua attività di ricerca sull'ambiente fisico della città e della regione, sulla metropoli come fenomeno mondiale e sulle sue inadeguatezze che avevano influenze sulla vita urbana. Il Centro intendeva effettuare studi completi sulle politiche e sui controlli pubblici, sulle aree in via di sviluppo, sui trasporti, sulla struttura e sulla crescita della città. Le categorie chiave per descrivere le forme come densità, rete di trasporti e superficie dovevano essere definite e sondate. Gli sviluppi fisici dovevano essere studiati in funzione dell'indagine storica, delle nuove tecniche, delle possibilità teoriche per lo sviluppo fisico della città contemporanea e, con l'ausilio di tecniche matematiche, dovevano conoscere la coerenza tra la formulazione degli obiettivi e l'adeguatezza delle proposte formali per conseguirli.
Belluschi scrisse “The Physical Environment of City and Region. The Proposed Focus of the Center for Urban and Regional Studies”, un documento fondamentale datato 20 settembre 1957, che anticipò i campi di indagine poi studiati dall'Harvard-M.I.T. Joint Center for Urban Studies (JCUS). Secondo Belluschi, l'ambiente fisico della città e del territorio doveva essere sistematicamente indagato e le considerazioni teoriche autoreferenziali ed empiriche fatte dagli studi esistenti dovevano essere riviste adottando un approccio interdisciplinare incisivo sul processo di pianificazione: molti studi non erano centrati né incisivi, quindi architetti e progettisti non cercavano informazioni, criteri e tecniche nella ricerca, ma direttamente sul campo.
Il programma di Belluschi voleva arricchire il programma educativo nella progettazione fisica e produrre un capitale intellettuale coerente nella nuova frontiera dell’Urban Design. Nel suo testo Belluschi anticipò l'idea di un programma congiunto di formazione e ricerca poi condotto dalla Harvard Law School e dal Department of City and Regional Planning del M.I.T. con la collaborazione del Centro Studi Internazionali (M.I.T.).
Dai propositi del Center for Urban Studies fondato da Pietro Belluschi nacque l'Harvard-M.I.T. Joint Center for Urban Studies, finanziato dalla Ford Foundation. Proprio l'istituzione del JCUS portò alla definizione della disciplina dell'Urban Design a Cambridge.
Nel novembre 1957 venne fondato il Centro Studi Urbanistici e Regionali con sede presso il Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione Regionale del M.I.T. ma doveva essere istituita un'organizzazione indipendente nella Scuola di Architettura e Pianificazione. Le richieste di finanziamento per i rispettivi Centers for Urban Studies vennero avanzate da M.I.T. e Harvard a Paul Ylvisaker della Ford Foundation dall’inizio del 1957 dai direttori Lloyd Rodwin (MIT) e Martin Meyerson (Harvard). La proposta di fusione venne suggerita dalla stessa Fondazione e il 5 marzo 1958 Belluschi, Rodwin e Howard (per il MIT) e Sert, Bundy e Meyerson (per Harvard) discussero i comuni piani di ricerca urbana e decisero di unire le forze - quindi i migliori specialisti in studi urbani degli Stati Uniti - in un Urban Research Center nell'area di Cambridge, sponsorizzato da entrambe le istituzioni.
Attraverso l'accordo, il M.I.T. e Harvard stabilirono l’avvio di nuove opportunità di ricerca, strutture e mezzi di scambio tra studiosi e professionisti per attirare l'interesse degli studiosi di urbanistica, architettura, legge, salute pubblica, storia, ingegneria, economia, istruzione, filosofia, diritto e relazioni sociali.
L'accordo finale fu raggiunto l’1 aprile 1958: con richiami alla relazione di Belluschi del 1957, chiariva nelle note metodologiche, doveri e diritti di entrambe le istituzioni. Il “Memorandum of Agreement on a Joint Center for Urban Studies” dell’1 aprile 1958 specificava che le funzioni del Joint Center erano rafforzare l'interesse per gli studi urbani e regionali in materia discipline delle due istituzioni e incoraggiare la comunicazione tra queste discipline, studiosi e professionisti di tutto il mondo. Nell'ottobre 1958, la Ford Foundation approvò una sovvenzione di $ 675.000 al M.I.T. per cinque anni, la sede del JCUS venne istituita al 66 di Church Street e le attività di ricerca iniziarono l’1 aprile 1959.
Nel Joint Release del 4 marzo 1959 vennero elencati i problemi di primo interesse per il Centro: l’innovazione tecnologica e città e regione, l’analisi comparativa delle città - storiche e contemporanee -, le applicazioni delle strategie di ricerca a problemi globali di trasporto, crescita e struttura urbana, i metodi di controllo pubblico e privato sul cambiamento urbano, i valori sociali e la comunità, l’Urban Design, i processi decisionali e di pianificazione nelle comunità metropolitane.
Nei primi anni del JCUS, per riequilibrare l'intero programma di ricerca, sembrò opportuno concentrare i fondi generali del Joint Center in quattro principali campi di interesse: analisi comparativa, struttura e crescita delle città, trasporti urbani e tecnologia, progettazione urbana, problemi urbani e regionali dei paesi in via di sviluppo. Tra tutte le attività di ricerca incentrate sui campi di indagine del Joint Center, numerose furono le pubblicazioni coerenti con gli obiettivi delle indagini pubblicate da un comune progetto editoriale concordato tra la Technology Press del MIT e la Harvard University Press: in Urban Design, il libro The Image of the City di Kevin Lynch fu il primo pubblicato nella Harvard-M.I.T. Joint Center Series. Il lavoro di Lynch sulla forma visiva della metropoli e sull’estetica dell’autostrada fu pubblicato nel 1965 con il titolo The View from the Road.
Ulteriori pubblicazioni degli anni Sessanta furono Housing and Economic Process di Lloyd Rodwin (1961) e Streetcar Suburbs dello storico di Harvard Sam B. Werner (1962), seguito da Beyond the Melting Pot (1963) di Nathan Glazer e Daniel P. Moynihan, The Historian and the City di Oscar Handlin e John E. Burchard (1963), The Library and the City di Ralph Conant’s (1963), Man’s Struggle for Shelter in an Urbanizing World di Charles Abrams (1964), Regional Development and Planning di John Friedmand and William Alonso e The Future of Old Neighborhoods di Bernard J. Frieden (1964).
Questi furono solo alcuni dei libri più importanti pubblicati nei primi anni di vita del Joint Center e quelli più significativi nei principali campi di indagine negli anni Sessanta, ma la collana JCUS proseguì fino agli anni Ottanta pubblicando libri sugli studi dell'attività di ricerca congiunta grazie a una seconda sovvenzione della Ford Foundation nel gennaio 1963 per un periodo di tre anni. Dopo Martin Meyerson, Daniel P. Moynihan, Robert C. Wood, Nicolas Retsinas e Christopher Herbert assunsero la direzione del JCUS. Nel 1989 è avvenuto il distacco tra M.I.T. e Harvard che si è affiliato alla Graduate School of Design e alla Kennedy School of Government. Negli anni il JCUS ha consolidato l'attenzione sull'edilizia abitativa emersa negli anni '70 e ha cambiato il proprio nome sostituendo "Urban" con "Housing" Studies. Il Centro ha migliorato la comprensione delle questioni abitative e delle relative politiche, ha aiutato i leader del governo, delle imprese e dei settori civici a prendere decisioni che rispondessero ai bisogni delle città e delle comunità. Attraverso l’attivazione di corsi di laurea, borse di studio e opportunità di tirocinio ha inoltre formato e ispirato la generazione successiva di leader dell'edilizia abitativa.
Il JCUS è riuscito nell’intento di mantenere un equilibrio tra accademia e politica pratica, tra discipline tecniche e sociali mediando tra le questioni legate alle loro attività, poiché stavano influenzando potentemente i cambiamenti urbani e sociali nelle città americane.
 

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Harvard Graduate School of Design

University

Massachusetts Institute of Technology

Università

Piero Belluschi

architect

Sources

Vale, Lawrence J. «Changing Cities: 75 Years of Planning Better Futures at MIT.» SA+P Press, 2008.

Author Ilaria Cattabriga