Officine Allestimenti e Riparazioni Navali

Di Paolo Monti - Disponibile nella biblioteca digitale BEIC e caricato in collaborazione con Fondazione BEIC.L'immagine proviene dal Fondo Paolo Monti, di proprietà BEIC e collocato presso il Civico Archivio Fotografico di Milano., CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=48081591
1886 / 1984
Genova, Italy
Con la fine del XX secolo, al passaggio alla costruzione di navi a vapore con scafi in ferro, anche l’attività dei cantieri navali genovesi si industrializza e modernizza. Ansaldo inaugura allora, nella zona ampliata del porto di Sestri Levante una Officina Allestimento Navi dedicata esclusivamente ai lavori di completamento degli scafi già finiti, nell’idea di liberare rapidamente gli scali, che rimanevano così a disposizione per le nuove costruzioni, e di concludere la predisposizione delle navi in banchina.
Nel Secondo Dopoguerra l’officina prende il nome di Officine Allestimenti Riparazioni Navali (O.A.R.N.) e dà il via, col nuovo allestimento del Conte Grande, a un periodo di fervide attività, dedicate non solo alle grandi navi italiane, soprattutto i transatlantici di linea, ma anche alle flotte europee in generale. Dai loro cantieri escono nel 1948 i primi transatlantici con sistemazione passeggeri di lusso, come le motonavi Italia e Anna C., che collegano Genova e l'America Latina.
Il successo commerciale dell’impresa, testimoniato dall’organico di almeno un migliaio di operai assunti stabilmente e dalla capillarità della presenza dei suoi rappresentanti sulle due sponde dell’Atlantico, porta alla veloce ricostruzione degli impianti danneggiati dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e al loro successivo e costante ammodernamento. Quello delle O.A.R.N. era uno dei cantieri di riparazione più grandi del mondo.
Molti dei transatlantici di linea verso il Nord America sono stati allestiti nelle banchine della OARN che, con le loro capacità tecniche, industriali e alto artigianali, sono state capaci di trasferire un’idea di trasporto, di italianità, di identità nazionale, negli interni praticabili di queste navi, dando forma alle loro stanze e ai loro spazi condivisi. In questo processo tecnici e maestranze delle OARN hanno stabilito un rapporto privilegiato con alcuni dei progettisti e degli artisti che ne hanno disegnato gli interni, come, soprattutto, Nino Zoncada, che aveva insediato il proprio studio di progettazione proprio a Genova per mantenere rapporti diretti e veloci con gli armatori e gli allestitori.
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