Gae Aulenti

scenario
category
parties
tag
people

Dopo la Laurea presso il Politecnico di Milano nel 1953, Gae Aulenti (1927-2012) sviluppa relazioni poliedriche con il mondo del progetto; si occupa di architettura (nella varietà dei suoi temi e scale, dall’architettura degli interni fino alla pianificazione urbana), di disegno industriale, grafica, allestimento museale, scenografia teatrale, ricerca ed editoria. Il suo contributo alla cultura del progetto sviluppatasi nell’Italia della seconda metà del XX secolo è stato raccontato anche al pubblico americano, che ha potuto conoscere e contestualizzare questa figura soprattutto attraverso le varie esposizioni in cui è stata coinvolta. 

L’episodio più significativo è la partecipazione alla mostra “The new Domestic Landscape”, presentata al Museum of Modern Art di New York nel 1972, dove la Aulenti – una delle poche donne protagoniste – è chiamata a presentare la su ipotesi progettuale per un’unità abitativa (nella sezione “House Environments”). La sua presenza si registra anche in molte altre mostre, in cui sono documentate la sua esperienza e/o la sua opera (come “Mediterranean Mood”, presso Gimbels Department Store a New York nel 1967, e “1968: Italian Design”, presso la Hallmark Gallery di New York nel 1968, e più recentemente “Designing Modern Women 1890-1990”, al MoMA, nel 2014, o prima ). In alcuni casi, la stessa Aulenti è stata responsabile della curatela e dell’allestimento di esposizioni organizzate all’interno di importanti istituzioni americane; nell’ambito di queste esperienze è interessante notare come l’architetto sia spesso coinvolta in progetti che hanno avuto lo scopo di raccontare la cultura del progetto italiano in America – come “The Italian Metamorphosis 1943-1968”, organizzata da Germano Celant al Guggenheim Museum di New York (1994) per “offrire un ritratto dell’Italia costruito attraverso un intreccio di manifestazioni artistiche comprese tra il 1943 e il 1968”, e “1950-2000 Theater of Italian Creativity”, presso la Gallery at 545 West 22nd Street a New York (2003), curata dalla Aulenti insieme a Pierluigi Cerri, Vanni Pasca e Franco Laera e realizzata da Cosmit per l’Istituto del Commercio Estero, nell’ambito del progetto “Italia - Life in I style”. 

La visione della Aulenti viene divulgata nel contesto americano anche attraverso gli oggetti progettati per alcune importanti ditte italiane e distribuiti in USA – come quelli per Fontana Arte (per cui nel 1980 disegna Table with Wheels/model 2652, oggi incluso nella collezione del Dipartimento Architecture and Design del MoMA), Zanotta (che ne produce molti tavoli e sedute, tra cui April Chair, 1963, Locus Solus Series, 1965, Tripolina Chair, 1973), Martinelli Luce (per cui realizza la celebre Pipistrello table lamp, 1965, conservata nella collezione del Metropolitan Museum of Art di New York), Artemide, Venini, Olivetti e iGuzzini Illuminazione.  

Il riconoscimento del valore della sua carriera professionale, celebrata anche in America – per esempio con l’attribuzione della Honorary Fellow of the American Institute of Architects (1990) e l’Honorary degree in Fine Arts from the Rhode Island School of Design/Laurea ad honorem in Belle Arti presso la Rhode Island School of Design (Providence, 2001), ma anche con la collocazione di una parte dell’archivio che documenta il suo lavoro presso l’International Archive of Women in Architecture in Newman Library del Virginia Polytechnic Institute and State University – trova riscontro infine nella realizzazione del progetto della nuova sede dell'Asian Art Museum di San Francisco, assegnato tramite concorso internazionale, vinto nel 1996, sviluppato in collaborazione con due studi statunitensi, Hok e LDA Architects, e aperto al pubblico nel 2003. 

Related Vectors

Knoll

designer furniture

"Stage setting by Gae Aulenti for the greatest modern furniture collection of them all"

Interiors, 1/1970

"Alienation reveals the familiar"

Progressive Architecture, 02/1970

Sources

Margherita Petranzan, Gae Aulenti, Rizzoli, New York 1997. 

Vanni Pasca, a cura di, Gae Aulenti. Gli oggetti, gli spazi, Corraini, Mantova 2013. 

Deitz, Paula. "The Asian art museum." Architectural Review 213 (1276) 2003: 22-22. 

Author Elena Montanari