Gio Ponti
architect
Carlo De Carli
architect and designer
Ico Parisi
Carlo Mollino
designer
Nino Zoncada
designer
Marco Zanuso
Altamira nasce nel 1953 a New York (il marchio “Altamira New Forms - Old Skills, Inc.” viene depositato nell’agosto di quell’anno) per proporre negli USA mobili e oggetti d’arte italiani. Fondatore ne è l’avventuriero olandese Jan de Vroom, protegé della miliardaria Margaret Rockefeller Strong, marchesa de Cuevas, che ne sostiene l’attività. De Vroom recluta Gio Ponti, il gruppo di designer che ruota intorno a lui e che con lui già collabora con Singer & Sons (Ico Parisi, Carlo Mollino, Carlo De Carli) e, indicati da Ponti, Ignazio Gardella e Franco Albini; e ancora Melchiorre Bega (nel duplice ruolo di progettista e fabbricante), Pietro Zuffi, Nino Zoncada nonché - suggeriti da Bega - Cesare Lacca, Luigi Vietti, Enrico Villani. Riguardo alle arti applicate, su consiglio di Ponti vengono coinvolti Melotti, Rui, de Poli, Fornasetti e altri. L’intento di De Vroom è presentare in forze il “nuovo rinascimento” italiano con una produzione di alta qualità e alti prezzi, da esporre in ambienti progettati dagli stessi architetti nella sede della ditta al 10 East 54th Street: un piano ciascuno verrà allestito da Ponti, Parisi e Bega, mentre il pianterreno accoglierà uno spazio di vendita. L’idea sorride a Ponti, cui dà la possibilità di far conoscere il proprio lavoro in una cornice appropriata e - dato che De Vroom gli dà carta bianca - senza gli adattamenti al gusto e al mercato americani che gli vengono imposti da Singer. Tuttavia, poiché tiene all’amicizia di Josef Singer, l’architetto preme per un’intesa tra le due ditte che lasci a De Vroom i modelli più stravaganti e costosi e a Singer quelli più semplici: un accordo difficile da osservare nella pratica, visto che Ponti non di rado propone alle due aziende gli stessi disegni.
Il programma di De Vroom seduce gli altri collaboratori, al punto che nel 1954 questi pensano di costituire un “gruppo Altamira” al fine di realizzare iniziative comuni, tra cui una partecipazione di gruppo alla Triennale. (L’idea del gruppo sarà affossata da Ponti, mentre la partecipazione alla Triennale sarà accantonata in assenza del sostegno del governo americano).
Le ambizioni di Altamira vengono ridimensionate ancor prima del decollo del progetto: nel maggio 1954 la ditta fallisce a causa, secondo De Vroom, dell’alto costo del lavoro e di uno sciopero dei portuali, ma più probabilmente per via della spericolata gestione finanziaria del titolare. La sede viene venduta e con essa gli arredi di Ponti e compagni. Si forma una nuova azienda, la Benavede Inc., che mantiene il marchio Altamira e che apre in ottobre al 18 East 50th Street.
La risposta del pubblico americano, che tende a trovare i mobili Altamira troppo stravaganti e troppo cari, costringe subito De Vroom a correggere il tiro: la ditta si converte alla produzione di serie, rinunciando ai dettagli più costosi e proponendo versioni ridotte dei modelli. La collaborazione con i designer italiani si allenta progressivamente, fino all’interruzione dei rapporti nel 1955, quando De Vroom abbandona la direzione per dedicarsi alle corse automobilistiche, come co-fondatore del North American Racing Team e occasionalmente come pilota. Altamira continuerà l’attività concentrandosi sull’importazione di lampade e vetri di Venini, fino alla chiusura nel 1964.
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Carlo De Carli
architect and designer
Ignazio Gardella
architect
Altamira advertising on Interiors
advertising
Marco Zanuso
Enrico Taglietti
Gio Ponti
architect
Nino Zoncada
designer
Franco Albini
architect
"Crispyness is the pivot for new lighting"
Interiors, 7/1957
"Report on new furniture: part 1"
Interiors, 12/1958
Società di Navigazione Italia
passenger shipping line
Andrea Doria
ocean liner setting
Piero Zuffi
artist
Sources
Altea, Giuliana. «"Exceptional" vs "typical" Ponti. La collaborazione con le ditte Singer e Altamira.» Relazione presentata al convegno Transatlantic Modern Consumerisms: Italian Goods and Commercial Cultures in Postwar America, 1949-1972, Dipartimento di Scienze Umanistiche e sociali, Università di Sassari, Pollenzo, giugno 2021.
La Pietra, Ugo, a cura di. Gio Ponti. Milano: Rizzoli, 1995.
Licitra, Salvatore, a cura di. Gio Ponti. Life and Works 1923-1979. Cologne: Taschen, 2021.
Lietti, Roberta. Ico Parisi. Design. Catalogo ragionato 1936-1960. Milano: Silvana, 2017.