Architectural Record

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New York

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Pier Luigi Nervi

engineer and designer

Mario Salvadori

engineer

Gio Ponti

architect

Fondata nel 1891 da Clinton W. Sweet, un lungimirante giornalista del settore immobiliare già ideatore di pubblicazioni specializzate nel campo dell’industria delle costruzioni come il settimanale The Real Estate Record and Builders’ Guide, Architectural Record  si posiziona da subito nel panorama nordamericano delle riviste specializzate come trait d’union tra professionisti e industria delle costruzioni. La rivista viene infatti concepita fin dagli esordi come uno strumento di aggiornamento per architetti, ingegneri e specialisti del settore edile, con lo scopo di offrire ad un pubblico specializzato la possibilità di accedere facilmente a informazioni di carattere tecnico relative tanto ad aspetti del progetto quanto alla gestione del cantiere, ai costi di costruzione e all’andamento del mercato immobiliare. Il taglio editoriale della rivista si riflette nella struttura dei contenuti che, ad eccezione di qualche slittamento dovuto a precise scelte compiute dai singoli caporedattori che si succedono, manterrà come punto fermo — almeno tra i primi anni Cinquanta e la fine degli anni Sessanta — alcune sezioni dal carattere più tecnico e direttamente legate all’aggiornamento professionale come Architectural Engineering, Building Types study e The Record Reports, all’interno della quale si trovano rubriche fisse come Washington report, Construction cost index, Required reading, Calendar and office notes, Current trends in construction. La casa editrice F.W. Dodge Co., che pubblica mensilmente la rivista e che, tra gli anni trenta e sessanta, assume una posizione predominante nel mercato dell’editoria specializzata nell’ambito immobiliare, contribuisce con il suo successo a fare di Architectural Record uno dei principali punti di riferimento nell’orientare la pratica professionale in Nordamerica, in anni cruciali come quelli del secondo dopoguerra in cui la professione vede un repentino mutamento delle proprie dinamiche dovute alla rapida industrializzazione del settore delle costruzioni e all’affermazione della produzione di massa. Questo ruolo viene  legittimato anche dalle strette relazioni che il comitato editoriale ha con l’American Institute of Architects di cui fanno parte gran parte dei suoi membri.

A partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta lo sguardo di Architectural Record si apre al panorama internazionale, come testimoniano la sezioni Architecture Abroad e News from Abroad e, tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta, sotto le direzioni di John Knox Shear (1954-1958) e Emerson Goble (1958-1967), si intensifica anche la presenza italiana nella rivista. Figure come Mario Salvadori, Pier Luigi Nervi e Gio Ponti, intervengono periodicamente sulle pagine di Architectural Record sfruttandone l’ampia diffusione tra i professionisti del settore per divulgare il proprio pensiero e la propria opera nel contesto nordamericano. Grande spazio è dato, tra il 1952 e il 1960, ai progetti di Nervi che, con la sua attività, cattura gli interessi dell’ampio pubblico di ingegneri e architetti su cui può fare affidamento la rivista. Alcuni articoli descrivono con testi corredati da disegni tecnici e fotografie i singoli progetti,  altri, talvolta firmati dallo stesso Nervi, hanno un taglio più teorico come “The Place of structures in Architecture” (1956) e “The Human World of Nervi” (1959). Se dunque non mancano riferimenti a singoli progettisti italiani, operativi in Italia o negli Stati Uniti (come nel caso di Costantino Nivola, più volte citato per le sue sand sculptures realizzate in nord America), ci sono città, come Milano, che emergono come termini di confronto oltreoceano nel processo di sperimentazione e definizione dell’architettura moderna del secondo dopoguerra. La città è raccontata attraverso eventi internazionali come le Triennali (seguite da Architectural Record con una certa costanza), attraverso singoli progetti come gli uffici Olivetti realizzati nel 1954, la sede de “La Rinascente”, un appartamento dell’architetto Giulio Minoletti e diversi progetti dello studio BBPR a cui la rivista dedica nel 1960 un lungo articolo, o attraverso recensioni di volumi come “Nuove architetture a Milano” di Roberto Aloi (1958) che offriva una panoramica delle nuove realizzazioni legate alla ricostruzione della città.

L’Italia rimane infine, più in generale, un riferimento culturale spesso presente negli articoli di carattere teorico che guardano all’architettura italiana del passato come a un possibile repertorio di modelli a cui attingere e una chiave di lettura per interpretare la contemporaneità.

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Costantino Nivola

sculptor

American Institute of Architects

Associazione di Architetti

F.W. Dodge Corporation

publisher

Ernesto N. Rogers

architect

Gio Ponti

architect

Mario Salvadori

engineer

BBPR

Marcello Nizzoli

architect and designer

Pier Luigi Nervi

engineer and designer

Giulio Minoletti

architect

Triennale di Milano

Olivetti

Roberto Aloi

painter and sculptor

"A contemporary expression of cathedral traditions"

Architectural Record, 3/1954

"About Nervi's approach to design"

ARCHITECTURAL RECORD, 01/1958

"Bramante's Great space"

ARCHITECTURAL RECORD, 03/1956

"Contrasts in concrete"

ARCHITECTURAL RECORD, 02/1958

"First look at architecture exhibition of Sao Paulo's IV biennal"

ARCHITECTURAL RECORD, 01/1958

"Milan Triennale produces ideal showcase"

Architectural Record, 09/1955

"Milan's eleventh Triennale"

ARCHITECTURAL RECORD, 02/1958

"Milanese architecture"

ARCHITECTURAL RECORD, 07/1959

"Nervi designs palace honoring man at work for Italian centennial"

ARCHITECTURAL RECORD, 09/1960

"A Philosophy for building correctly"

ARCHITECTURAL RECORD, 04/1956

"Olindo Grossi architect"

ARCHITECTURAL RECORD, 11/1958

"Olympic arena"

ARCHITECTURAL RECORD, 05/1958

"Pirelli building completed in Milan"

ARCHITECTURAL RECORD, 12/1960

"Ponti and the Pirelli building"

ARCHITECTURAL RECORD, 12/1956

"Sand sculpture by Costantino Nivola"

ARCHITECTURAL RECORD, 10/1956

"Suburban branch department store"

Architectural Record, 05/1954

Esther McCoy

author

Sources

Panigyrakis, Phoebus Ilias. “Architectural Record 1942-1967: Chapters from the history of an architectural magazine” PhD diss., TU Delft, 2020. https://doi.org/10.7480/abe.2020.11

Author Ludovica Vacirca