Singer & Sons

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Singer & Sons

1949-1961

New York, USA

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business/company

Gio Ponti

architect

Carlo De Carli

architect and designer

Ico Parisi

Carlo Mollino

designer

Bertha Schaefer

La Singer & Sons, attiva a New York dalla fine dell’Ottocento, è la prima impresa che nel secondo dopoguerra comincia a diffondere sistematicamente negli Stati Uniti il lavoro dei designer italiani. A partire dal 1949, il giovane Josef Singer si propone di re-orientare verso il modernismo l’azienda di famiglia, fino a quel momento specializzata nell’arredo tradizionale, e dopo aver compiuto una ricognizione delle proposte presenti in patria si rivolge all’Italia, attratto dalle qualità di calore, vivacità ed eccellenza artigianale che ne caratterizzano la produzione. Entra quindi in rapporto con Gio Ponti, individuato come forza trainante della situazione italiana. Ponti - con il quale nascerà un rapporto di amicizia documentato da un fitto epistolario e destinato a durare fino alla morte dell’architetto - coinvolge a sua volta un gruppo scelto di progettisti che comprende Ico Parisi, Carlo Mollino e Carlo De Carli e mette in contatto Singer con le ditte italiane con cui lavora abitualmente, a cominciare da Cassina. 
Con queste collaborazioni, cui va ad aggiungersi quella della designer americana Bertha Schaefer, Singer lancia nell’ottobre 1951 la linea “Modern by Singer”, che fa leva sull’associazione tra la prestigiosa tradizione culturale dell’Italia e l’idea, diffusa dalla stampa statunitense, di un “nuovo rinascimento” del Bel Paese. Vengono perciò enfatizzate le qualità “scultoree” dei mobili, che tendono a venire presentati sulla stampa come opere d’arte a tutti gli effetti. 
La strategia di Singer punta su un ragionevole adattamento dei modelli italiani al gusto e alle preferenze americane, privilegiando le tipologie di arredi che ritiene più gradite al pubblico locale, smorzando quelli che vengono percepiti come eccessi ornamentali, riducendo le dimensioni dei mobili per adattarli agli spazi ridotti delle abitazioni; scelte cui Ponti - strenuo difensore dell’inviolabilità della propria espressione personale - tenta invano di opporre resistenza, ma che si riveleranno vincenti, a giudicare dalla positiva accoglienza toccata alla collezione. “Modern by Singer” sembra correggere la percezione del design italiano come capriccioso, stravagante e decorativo, generata in molti osservatori americani dalla mostra del 1950 Italy at Work. Alla prima serie di mobili realizzata in Italia tra mille difficoltà (ritardi nelle consegne e nelle spedizioni, inconvenienti tecnici dovuti al trasporto, ecc.) ne seguono altre che Singer mette in produzione in America.
Nel 1956 Singer & Sons apre nel Fuller Building, tra Madison Avenue e la 57th Street, un nuovo showroom dedicato esclusivamente al moderno, con la stessa squadra di progettisti più Vito Latis. L’attenzione nei confronti del design italiano è però a quel punto in fase discendente e negli anni successivi la presenza della ditta sulla stampa si affievolisce gradualmente. Nelle lettere a Ponti Josef Singer lamenta crescenti difficoltà negli affari, che insieme a una pesante pressione sindacale porteranno l’azienda alla chiusura nel 1961.
Benché la politica di Singer nascesse da esigenze commerciali, ebbe come effetto collaterale quello di alimentare il dialogo transatlantico: assecondò infatti il processo di assimilazione delle proposte italiane da parte del design statunitense, favorendo la nascita di un gusto intermedio tra Italia e America, come conferma la convergenza tra i progetti di Schaefer e quelli dei suoi colleghi italiani.

Related Vectors

"Furniture 1954: first half of a market preview"

Interiors, 8/1954

Singer & Sons advertising on Interiors

advertising

"Across the seas collaboration for the new Singer collection"

Interiors, 5/1951

Carlo De Carli

architect and designer

"New furniture: part I"

Interiors, 1 / 1959

Gio Ponti

architect

Ico Parisi

"Report and ruminations on furniture midwest in the showroom"

Interiors, 8/1953

Carlo Mollino

designer

"Furniture review: part 1"

Interiors, 2/1954

Bertha Schaefer

Sources

Altea, Giuliana. «"Exceptional" vs "typical" Ponti. La collaborazione con le ditte Singer e Altamira.» Relazione presentata al convegno Transatlantic Modern Consumerisms: Italian Goods and Commercial Cultures in Postwar America, 1949-1972, Dipartimento di Scienze Umanistiche e sociali, Università di Sassari, Pollenzo, giugno 2021.
Casali, Valeria. «Una favola americana. Il carteggio transatlantico tra Josef Singer e Gio Ponti (1950-1979).» Engramma, Settembre 2020.
La Pietra, Ugo, a cura di. Gio Ponti. Milano: Rizzoli, 1995.
Licitra, Salvatore, a cura di. Gio Ponti. Life and Works 1923-1979. Cologne: Taschen, 2021.
Lietti, Roberta. Ico Parisi. Design. Catalogo ragionato 1936-1960. Milano: Silvana, 2017.

Author Giuliana Altea