1910 / 1981
Milan, Italy
Giulio Minoletti, architetto milanese la cui carriera si sviluppa prevalentemente nel capoluogo lombardo, ha partecipato attivamente e per tutti gli anni ’50 all’allestimento dei transatlantici di linea della Società di Navigazione Italia. Un primo avvicinamento al tema dell’architettura navale era già avvenuto prima della Guerra, quando aveva progettato il padiglione della FinMare alla Mostra internazionale dell'Architettura in Movimento della Triennale.
Minoletti non partecipa solo come progettista, ma anche come autore di pezzi critici sulla natura di questi grandi progetti, per cui gli armatori preferivano un contributo corale di molti professionisti, che rischiava di trasformarli in una rassegna disarmonica, mentre, come egli afferma sulle pagine del Corriere del Popolo del 1951 «dovrebbe quel “pezzo d’Italia” essere, pur senza disarmonie e senza pretese campionarie, una ben fusa mostra viaggiante della nostra arte e del nostro gusto.»
L’attenzione all’allestimento dei mezzi di trasporto continuerà per tutta la carriera dell’architetto, che collaborerà a lungo con Breda, per esempio negli interni dell’ETR 300, il Settebello, nell’idea, come rileva Bassi, che «ogni parte dell’arredamento corrispondesse esattamente alla funzione che le era riservata».
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Settebello - ETR 300
train
"Milan Triennale produces ideal showcase"
Architectural Record, 09/1955
Sources
Bassi, A. 2002. «Gli interni di G. M. per i mezzi di trasporto Breda». Casabella. (695-696).
Loi, Maria Cristina, Christian Sumi e Annalisa Viati Navone. a cura di. (2017) Giulio Minoletti, Lo spettacolo dell'architettura. Mendrisio: Fondazione Archivio del Moderno.