Gustavo Pulitzer - Finali

designer
Gustavo Pulitzer - Finali

???

1887 / 1967

Trieste, Italy

scenario
category
parties
tag
people

Gustavo Pulitzer Finali, architetto triestino, sviluppa tutta la sua carriera professionale nel rapporto con il continente americano, che frequenta dopo la laurea alla facoltà di ingegneria del Politecnico di Monaco di Baviera e prima di tornare a Trieste dove fonda, nel 1920, lo studio d’arte decorativa e arredamento STUARD con Giovanni Battista Ceas, e ancora dopo la promulgazione delle leggi razziali, che lo costringeranno nel 1938 a rifugiare a New York. Qui lavora nello studio di Henry Dreyfuss, occupandosi ancora di interni navali, e qui matura la convinzione che l’architetto non debba essere chiamato a progettare gli interni delle imbarcazioni dopo la stesura definitiva dei piani-nave, impedendogli la possibilità di un'organica e coerente realizzazione architettonica. Torna in Italia nel 1947, a bordo del Conte Grande in restituzione alla marina mercantile italiana, e si stabilisce a Genova, dove continua la propria attività professionale.
Già prima della Seconda Guerra Mondiale egli si era reso protagonista di allestimenti profondamente innovativi, che cercavano di definire uno stile moderno anche per l’architettura navale, privo di ogni riferimento storicista e strettamente collegato alla specificità del viaggio per mare, che doveva divenire il tema dominante anche per l’apparato decorativo. Attraverso le sue parole e le stanze delle imbarcazioni da lui realizzate, come quelle, molto celebrate dalla pubblicistica di settore, del Neptunia e della Oceania, esercita una profonda influenza sui progettisti coinvolti nel settore navale, e in particolare su Ponti che, sule pagine di Domus dell’ottobre del 1931 riconosce la necessità di rinunciare ad “arredare all’antica e pomposamente i bellissimi scafi moderni” perché “questa maniera nega tutti gli apporti originali e sinceri dello spirito, dell’arte e della tecnica d’oggi e dà in conseguenza una ben lamentevole testimonianza della nostra civiltà e delle nostre virtù creative, il che non corrisponde affatto al vero ed è quindi gratuita diffamazione delle nobili forze, delle attività e possibilità che oggi l’Italia rappresenta in questo campo”.
Al rientro in Italia lavora al riallestimento del Conte Biancamano, dove realizza molti ambienti, tra cui la sala da pranzo dominata da un grande dipinto di Dino Predonzani, e del Conte Grande, sul cui disegno d’insieme esercita una forte influenza, in termini di continuità spaziale, attenzione al tema della luce e sperimentazione di nuovi materiali, navali per definizione, come i metalli, l’alluminio anodizzato oro e argento e bronzo, i materiali composti, come le gomme e il linoleum, e ancora legni e tessuti.
Negli anni successivi partecipa all’allestimento di un vasto complesso di ambienti di prima classe dell’Andrea Doria, come la sala da gioco e quelle di lettura e scrittura, dove gioca un ruolo sostanziale il rapporto con le arti figurative, rappresentate dal grande arazzo con una natura morta di ispirazione cubista di Micheal Rachlis, il belvedere e la sala per bambini, e della sua gemella, la Cristoforo Colombo, come la sala da pranzo e il giardino d’inverno, decorato da pannelli in mosaico di terracotta di Romano Rui, e la sala di soggiorno con, sulla parete prodiera, un arazzo astratto in bianco e nero di Enrico Ciuti. Suoi interventi sono presenti anche negli ultimi transatlantici di stato: a bordo della Michelangelo disegnò le sale da pranzo e i vestiboli delle classi superiori, caratterizzati e unificati dal disegno dei soffitti.

Related Vectors

HIH- House of Italian Handicrafts

centre for the promotion of italian craftsmanship

Giulio Cesare

Ocean liner setting

Andrea Doria

ocean liner setting

Società di Navigazione Italia

passenger shipping line

Manifattura MITA

textile industry

Michelangelo

Ocean liner setting

Domenico Pedronzani

artist

O.A.R.N.

Officine Allestimenti e Riparazioni Navali

Gio Ponti

architect

Nino Zoncada

designer

Emanuele Luzzati

set designer

Sources

Riccesi, Donato. 1985. Gustavo Pulitzer Finali. Il disegno della nave. Allestimenti interni 1925-1967, Venezia: Marsilio Editori.

1990. «Transatlantici.» Rassegna. Problemi di architettura dell’ambiente. 44 (4): 4/88.

Author Marta Averna