Thonet Furniture

Realizzata dal Museum of Modern Art di New York, tra 11 agosto e 4 ottobre 1953, l’esposizione nasce e si inserisce sulla scia di alcune iniziative che, tra gli anni 1930s e 1950s, gradualmente riconfigurano la concezione di arte moderna, ammettendo all’interno delle sue forme anche gli oggetti d’uso esito di un progetto di design industriale. In questo percorso, in cui si articolano importanti occasioni di contatto tra le istituzioni, la stampa e il contesto culturale americano e varie esperienze italiane (come quella di Olivetti), la mostra Thonet Furniture contribuisce allo sviluppo di tali scambi – non in relazione al contenuto esposto ma in funzione del suo allestimento, che è disegnato da Enrico Peressutti (1908-76). Attraverso questa collaborazione l’architetto milanese viene incluso nella lista degli “installer” del MoMA, aggiungendo una pagina non solo alla sua personale vicenda negli Stati Uniti ma anche alla storia dei rapporti transatlantici.

La mostra, curata da Greta Daniel (Assistant Curator nel Department of Architecture and Design del museo), è ideata per presentare e celebrare l’esperienza della ditta Thonet Brothers Inc., nel centesimo anno dalla sua fondazione in Germania, mediante l’esposizione di alcune tra le più importanti sedute prodotte tra 1836 e 1952, selezionate in quanto capaci di illustrare i caratteri, l’evoluzione e il valore del lavoro di questi “pioneers in mass produced bentwood furniture and outstanding leaders in the development of tubular steel furniture, both revolutionary innovations in modern design”, e progettate da alcuni dei principali designer dell’epoca (tra cui Mies van der Rohe, Marcel Breuer e Le Corbusier).

Ciascuna delle tredici sedie esposte è collocata su una piattaforma circolare, sollevata dal suolo e rivestita con un panno in feltro, colorato di diverse tinte accese (giallo, arancio, rosso, verde e porpora). Questi bassi piedistalli sono disposti secondo un ordine geometrico organizzato sulla figura dell’ellisse (in cui risuona il chiaro riferimento alle forme sinuose che sono diventate un tratto distintivo del lavoro della ditta). Questa si articola attorno a un “perno” – una piattaforma leggermente più alta, su cui sono disposti vari materiali informativi e fotografie delle sedie riprese all’interno di diversi spazi domestici (riferiti al contesto americano, a quello europeo e ad alcuni paesi tropicali), dal cui centro emerge una scultura dendriforme, composta da alcuni elementi aggregati per rappresentare in modo evocativo la produzione Thonet (un tronco modellato in forma di spirale e alcuni componenti lignei delle sedute). Ulteriori approfondimenti tecnici e figurativi sul progetto e sulla realizzazione delle sedie esposte sono offerti dagli ampi ingrandimenti fotografici di alcuni disegni estratti da vecchi cataloghi della ditta, che rivestono le pareti della sala e contribuiscono ad arricchire il paesaggio di questa “colorful installation”, come descritta nel catalogo della mostra.

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